La lotta con il male e con la paura, il rapporto di amicizia con Roberto Mancini e la voglia di regalarsi un sogno azzurro agli Europei che partiranno tra tre giorni: ne ha parlato a Sogno Azzurro, la docu-serie in onda su Rai Uno, Gianluca Vialli, nello staff del ct della Nazionale Italiana.

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"Si tratta di un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa senza mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere ancora per tanti anni. Sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante".

Italia: Vialli e il rapporto con Mancini, l'azzurro nel destino

"Ci siamo conosciuti in Nazionale quando eravamo ragazzini. Era un giocatore forte, tecnico, velocissimo. Ricordo che la prima volta insieme mangiammo e parlammo della Samp... Nei miei gol c'era il suo piede e nei suoi il mio".

Vialli e Mancini (Getty Images)
Vialli e Mancini (Getty Images)