Wilfried Gnonto, attaccante della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport al termine della partita di Nations League con la Germania. Queste le sue parole.

Italia: le parole di Gnonto

"Ero molto concentrato su quello che dovevo fare, ho fatto il mio debutto in prima squadra. Noi ci siamo: è giusto dare responsabilità a noi giovani. Per me la nazionale è un privilegio. E' stata una settimana un po' strana ed emozionante. Il mister mi ha dato un'occasione e penso di averla sfruttata al massimo. Oggi sono qua. ho fatto una buona partita e sono contento".

Sulle emozioni

"Diciamo che va tutto molto veloce, mi godo il momento e ogni allenamento. Essere qua è un privilegio. AI miei genitori devo tutto. Da quando sono piccolo fino ad ora hanno fatto tantissimi sacrifici per me e io cerco di ripagarli come posso e spero siano orgogliosi

Latinista del gol?

"Mi piaceva. Ho fatto due, tre anni di classico. Penso sia una cosa importante".

Sull'ingresso in campo

"Giocata da esterno? Sapevo che Kehrer era già ammonito, quando ho ricevuto la palla non ho pensato ad altro. Ero deciso di scartarlo e quel pallone lì è la più difficile per un portiere e un difensore. Se sei un attaccante devi fare la differenza e oggi ci sono riuscito".

Sulla scelta di andare in Svizzera

"A questa età bisogna giocare. Ho preso un grande rischio. Ero all'Inter, a casa mia, però ad un certo punto bisogna prendere decisioni anche difficili. Per fortuna ho avuto i miei genitori e i miei procuratori che mi sono stati molto vicini".

Il tuo modello è Sterling?

"Sì. Penso che Sterling sia un giocatore di livello mondiale. E' molto duttile e determinante nelle sue giocate. E' quello che provo a fare io. Cerco di giocare in tutte le posizione d'attacco".

Sulla foto con Messi

"Ci ho provato, sono stato un'ora davanti allo spogliatoio ma niente".