Bryan Cristante, centrocampista della nazionale italiana, è intervenuto in occasione della conferenza stampa in vista della partita di domani contro la Germania. Queste le sue parole.

Italia: la conferenza di Cristante

"Sicuramente può darci una mano per recuperare un po' di morale. Va preso come un torneo di ricostruzione, ci vuole pazienza e penso che il mister proverà i giocatori più giovani. Ci darà una mano anche per costruire il percorso più importante che è quello delle qualificazioni".

Sull'interesse di grandi club

"Fa sempre piacere però ora sono concentrato sulla nazionale e sul finale di stagione, poi quando rientrerò dalla Nazionale vedremo il da farsi".

Sulla ripartenza

"In questi 11 mesi c'è stata una grandissima delusione di mezzo, anche volendo ce la siamo portata dietro nella gara con l'Argentina. Bisognerebbe sempre resettare dopo una gara così grande, ma non è sempre facile. La più grossa differenza è stata lì. Abbiamo voglia di ripartire, sono partite difficili e lo sappiamo, ma sappiamo anche di essere un'ottima squadra. Qui lavoriamo sempre al 100%, al massimo, dobbiamo solo ritrovare quella chimica che ci aveva contraddistinto, tutto lì".

Sul centrocampo

"Credo sia possibile un po' di tutto, abbiamo giocatori forti e non siamo gli ultimi arrivati... Dipenderà da come il mister deciderà di impostare le varie partite, possiamo essere un po' più fisici o continuare a giocare in maniera tecnica. E' un percorso, ci lavoriamo per arrivare al prossimo Europeo nel modo migliore possibile. Quest'anno penso di aver fatto un'ottima stagione, giocare certe partite all'Europeo ti dà un'autostima maggiore che poi ti aiuta durante il campionato. Le partite europee alzano l'asticella, più se ne hanno nelle gambe più il livello di un giocatore cresce".

Ritrovare la magia?

"La magia arriva col duro lavoro e con le vittorie, non ci sono altre soluzioni. Abbiamo tanto tempo per arrivare alla prossima importante competizione, ripartiamo dalla Nations League e dobbiamo fin da subito lavorare forte per poi mettere in campo tutto ciò che proviamo a Coverciano. Solo così possono tornare le vittorie che aiutano sempre a stare meglio.

Io titolare? Come dicevamo durante tutto il percorso dell'Europeo, la forza è avere più di 11 titolari. Per una nazionale che si ritrova poche volte l'anno è importante avere più di 11 titolari, servono 18 titolari che possono dare il contributo massimo per questa nazionale".

Sul ruolo

"Ho la fortuna di poter fare entrambe le cose. Tra mezzala, doppio play o play, mi trovo bene in tutte le zone del centrocampo. E' limitativo dire voler fare questo o quello. Qui in Nazionale ho giocato sempre in una posizione più avanzata, l'ultima con la Turchia ho giocato un po' più indietro. Basta che sia a centrocampo, posso giocare in entrambe le posizioni".