Con un tiro di Forsberg deviato la Svezia elimina anche la Svizzera e si qualifica ai quarti di finale, dopo una partita sofferta, ma vinta con merito.

PRIMO TEMPO - L'inizio è poco diverso da una partita a scacchi, con le squadre che si studiano e fanno girare palla. Ad accendere il match, un po' a sorpresa, è la Svezia, con un dialogo Toivonen-Berg. Il numero 20, molto ispirato, rifinisce per il 9 che spara a lato da posizione invitante. Un minuto dopo Sommer rischia regalando il pallone agli scandinavi, Berg ci riprova ma Akanji è provvidenziale nel salvataggio, prima del destro al volo di Ekdal, alto non di molto. La Svizzera ci prova soprattutto con Shaqiri, che sforna cross poco precisi, non sfruttati da Dzemaili e Drmic, preferito ancora una volta a Seferovic. Gli elvetici continuano a pasticciare, complice l'emozione, mentre gli svedesi sono concreti, pur mancando loro l'ultima giocata, quella più importante, grazie anche alla grande attenzione lì dietro di Djourou, e soprattutto Akanji. La giocata a effetto la cerca Claesson di petto per Berg. Il mancino dello svedese esalta però i grandissimi riflessi di Sommer, che evita lo svantaggio ai suoi. La risposta svizzera è puntuale, e non potrebbe essere altrimenti, ma Dzemaili costruisce sì benissimo il triangolo con Zuber, poi però si rende protagonista di un tiro troppo alto da posizione molto buona. Il botta e risposta non si esaurisce qui, con Ekdal che si divora un gol già fatto sparando alle stelle, e vanificando l'ottimo intercetto di Svensson e il bellissimo cross di Lustig, perdonando la clamorosa disattenzione di Lang.

SECONDO TEMPO - La Svezia riprende da dove ha lasciato, e sfiora ancora il gol con un'azione a percussione, che Toivonen cestina con un sinistro altissimo. La Svizzera non impensierisce quasi mai Olsen, se non per qualche uscita alta. Forsberg, dopo tanta e ingiustificata attesa, si accende e Behrami va in difficoltà: il centrocampista dell'Udinese prima si becca un giallo che gli vale la squalifica, poi rischia anche il secondo e conseguente rosso. Il numero 10 svedese sembra un altro nella ripresa, e alla fine la sua crescita culmina con il gol del vantaggio al minuto 66: il giocatore del Lipsia si ritaglia lo spazio per il destro, che trova la deviazione fortuita di Akanji, che spiazza inesorabilmente Sommer. La Svizzera carica a testa bassa per il pari; Petkovic inserisce Seferovic ed Embolo per Zuber e un opaco Dzemaili. Ancora Forsberg si traveste da protagonista, anticipando perfino Olsen su un colpo di testa, deviato di Embolo. Andersson infarcisce la squadra di difensori e la Svizzera sfoga la sua frustrazione in alcuni falli inutili. Al primo cross indovinato da Rodriguez, però, quasi arriva il pareggio, con la torsione di Seferovic che trova pronto Olsen a bloccare a terra. E' la fine delle speranze degli elvetici, con Lang che all'ultimo respiro stende Olsson in area. Per Skomina è rigore e rosso. Il VAR lo corregge con la punizione dal limite, ma cambia poco per gli scandinavi, che possono festeggiare l'approdo ai quarti di finale, dove incroceranno la strada della vincente tra Colombia e Inghilterra, per continuare a stupire, con un calcio non bello, ma estremamente pragmatico.

SVEZIA-SVIZZERA 1-0 (0-0)

MARCATORI: 66' Forsberg (SVE)

SVEZIA (4-4-2): Olsen 6; Lustig 6.5 (82' Krafth sv), Lindelof 6, Granqvist 6.5, Augustinsson 7; Claesson 6, Svensson 6.5, Ekdal 6, Forsberg 7.5 (81' Olsson 6.5); Berg 5.5 (91' Kiese Thelin sv), Toivonen 6.5. CT: Andersson 7

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer 6.5; Lang 4.5, Djourou 6, Akanji 6, Rodriguez 5; Behrami 5.5, Xhaka 6; Shaqiri 5, Dzemaili 5.5 (73' Embolo 6), Zuber 5.5 (73' Seferovic 6.5); Drmic 5. CT: Petkovic 5.5

Arbitro: Damir Skomina (Slovenia)

BONUS E MALUS

GOL FATTI: Forsberg (SVE)

GOL SU RIGORE:

GOL SUBITI: Sommer (SVI)

RIGORE PARATO:

RIGORE SBAGLIATO:

ASSIST: Clicca qui per l'analisi assist.

AUTORETI:

GOL DECISIVO VITTORIA: Forsberg (SVE)

AMMONIZIONI: Lustig (SVE), Behrami, Xhaka (SVI)

ESPULSIONI: 94' Lang (SVI)