Quattro gol e due assist in nove presenze per Mattia Aramu. Il +4 ottenuto contro la Roma dal fantasista dei lagunari ha certificato il suo momento magico. Abbiamo parlato con lui in esclusiva di questo e, ovviamente, di Fantacalcio.

Aramu segna il rigore contro la Roma (Getty)
Aramu segna il rigore contro la Roma (Getty)

Aramu e il suo momento

Impossibile non partire parlando della recente vittoria contro la Roma di Mourinho, con gol e assist per Mattia Aramu. "Innanzitutto è stato bello vincere, un'emozione forte, perché quando vinci contro una big è sempre motivo d'orgoglio e per questo siamo molto felici per i tre punti. Poi il gol e l'assist sono merito della squadra perché rendo al meglio grazie a loro".

La promozione che emozione è stata per te?
"E' stato il picco più alto della mia carriera. Fare una promozione in Serie A in un campionato così difficile è qualcosa di fantastico".

Ti aspettavi questo avvio da parte del Venezia?
"Abbiamo avuto qualche difficoltà a inizio stagione, soprattutto perché abbiamo tanti ragazzi stranieri oltre che molti giocatori, come me, al primo vero anno di Serie A. Non è stato semplice l'approccio ma adesso ci siamo ripresi e ci stiamo rendendo conto delle nostre potenzialità. Con il lavoro troveremo altri buoni risultati".

Sei stato allenato da due giovani allenatori promettenti come Dionisi e Zanetti. Che tipo di mister sono?
"Sono allenatori moderni che fanno giocare a calcio; sono molto intelligenti e bravi a capire i momenti della partita. Grazie a loro sono emerso perché condivido appieno la loro filosofia di gioco. Hanno sfruttato al meglio le mie caratteristiche, così come quelle di tutto il resto della squadra. Sono stati fondamentali per la mia crescita".

La sceneggiatura perfetta ha voluto che segnassi il primo gol in A contro il Torino.
"Sul dischetto ho pensato solo a fare gol, ma posso dire che è stata per forza una questione di destino, non ci sono altre spiegazioni. A fine partita ho pensato a quanto sia stato strano segnare il primo gol in A contro la squadra in cui avevo iniziato".

Non facile poi segnare un rigore contro il gigante Milinkovic-Savic.
"Vero, perché è molto forte sui rigori e non è un caso che stia facendo un ottimo campionato. Io lo conoscevo già perché avevamo fatto un ritiro insieme a Torino, e quindi era anche per questo più difficile".

Quanto ti ha fatto crescere Venezia?
"Venezia è stata la mia rinascita, perché qui mi sono espresso al migliore dei modi e solo qui è uscito fuori il vero Mattia".

Aramu non esulta dopo il primo gol in A contro il suo ex Torino (Getty)
Aramu non esulta dopo il primo gol in A contro il suo ex Torino (Getty)

Aramu e il Fantacalcio

Il discorso si sposta poi sul Fantacalcio, passione del numero 10 arancioneroverde. "Sì, ci gioco e mi piace".

Sei praticamente già un idolo di tanti fantallenatori. Diciamo che ti seguivano in tanti dalla B. Ti fa piacere?
"Questa è una cosa che mi rende davvero orgoglioso e ne sono felice, perché ricevo anche tanti messaggi di stima da parte di giocatori di fantacalcio. Penso sempre al rovescio della medaglia, però; spero di non ricevere troppe critiche se dovessi andare un po' peggio nel corso della stagione, ma anzi di essere incoraggiato".

Sei la dimostrazione che per i fantallenatori seguire la Serie B è sempre utile.
"Sì, se stai attento anche alla Serie B poi ti trovi più preparato sulle scommesse, che sono quelle che al fantacalcio fanno la differenza".

Hai segnato 17 rigori su 19. Sei uno che va a istinto o che studia i portieri?
"Io vado assolutamente d'istinto; mi presento sul dischetto e decido dove tirare. Non mi piace pensare alle statistiche o a dove si è buttato un portiere nelle ultime tre volte. Dove mi sento di calciare, calcio".

Hai un'altra big nel mirino dopo la Roma?
"Se portano punti, io voglio fare gol contro chiunque. Non penso troppo in là, ma solo al Bologna dopo la sosta. Magari spero di segnare lì, perché gli obiettivi me li pongo giornata dopo giornata".

Capitolo consigli: dei tanti nomi nuovi arrivati a Venezia, quali ti hanno colpito di più?
"Ci sono tanti giovani interessanti qui a Venezia, anche se Busio e Ampadu a mio parere sono giovani davvero molto promettenti, che non a caso si sono già messi in mostra in questo inizio di stagione. Anche lo stesso Svoboda e Johnsen si stanno confermando dopo un ottimo anno in Serie B. Si stanno destreggiando tutti bene a mio parere".

Oltre al fantacalcio, anche Call of Duty e Fifa per te sono belle passioni?
"Sì, lo ammetto, ho la postazione da gamer professionista a casa, e mi piace tanto giocare alla PlayStation. Facciamo parecchie sfide interne alla squadra; abbiamo il gruppo di Fifa in cui ci scriviamo spesso e giochiamo sia uno contro uno che con Fifa Ultimate Team. Anche questa è una passione che condividiamo".

Aramu esulta dopo il gol alla Salernitana (Getty)
Aramu esulta dopo il gol alla Salernitana (Getty)

Aramu e la Lega di Fantacalcio del Venezia

Il Fantacalcio è un gioco che coinvolge, e lo fa anche nello spogliatoio del Venezia, dove Mattia Aramu partecipa a una Lega da 10 squadre. "Siamo io, Vacca, i due fisioterapisti in coppia, Lezzerini, Okereke, Modolo, Ceccaroni, Forte, Svoboda e Mazzocchi".

Domanda di rito: ti sei acquistato?
"Sì, certo, mi sono preso in rosa minacciando chiunque mi facesse l'asta. Scherzo, ovviamente, ma sapevano che dovevo avermi in rosa".

A quanti crediti?
"Dovrei aver speso dieci circa, perché nonostante tutto c'erano i fisioterapisti che avevano cercato di alzarmi il prezzo sapendo che ero motivato a prendermi. Sono stati furbi perché sapevano che sarei arrivato fino in fondo ma poi ho detto loro di smetterla".

Come vivete il fantacalcio nello spogliatoio?
"Ci prendiamo in giro tantissimo, anche perché al Venezia lo facciamo ormai da tre anni ed è diventato un rituale per noi. Quest'anno a essere onesto lo prendiamo un po' più alla leggera visto che siamo in Serie A, mentre gli altri anni ci tenevamo di più e c'erano anche gli sfottò. Ovviamente ora stando in Serie A ci sono più cose di mezzo a cui pensare, ma ci piace sempre comunque divertirci e vedere chi è più bravo. E oltretutto essendo in Serie A quest'anno abbiamo messo di comune accordo una nuova regola".

Quale?
"Non schieriamo mai ovviamente i giocatori delle squadre con cui giochiamo contro quella giornata di campionato".

E immagino che qualche voto della nostra redazione vi faccia anche discutere.
"Il giorno dopo siamo sempre lì a discutere dei voti (sorride, ndr), certo, ma è giusto che sia così. E' il bello del fantacalcio, nel bene e nel male".

E attualmente chi è primo?
"Il podio al momento è il seguente: i fisioterapisti primi, Lezzerini secondo e io terzo".

C'è tempo quindi per provare a vincere, Mattia.
"Sì, certo, ma loro mi temono e lo sanno, perché sono due anni di fila che vinco il Fantacalcio, quindi hanno tutti un occhio di riguardo nei miei confronti. Sono la squadra da battere".

E qual è la tua stella?
"Io semplicemente ogni anno punto su un attaccante di una grande squadra, e quest'anno la mia scelta è ricaduta su Lautaro Martinez".

Aramu e la sua tipica esultanza dopo un gol (Getty)
Aramu e la sua tipica esultanza dopo un gol (Getty)

Aramu e le domande dei followers di Fantacalcio

Spazio infine alle migliori domande dei nostri utenti pervenute tramite Instagram.

@antoniobuonocore13: Vorremmo capire il significato della tua esultanza.
"Risale a due anni fa quando non riuscivo a segnare da qualche partita, nonostante le tante occasioni che creavo. E' arrivato un giorno nel week-end il padrino di mio fratello, amico di famiglia, e si mise con la testa a sud e io gli ho chiesto che faceva col letto al contrario. Lui mi ha detto testa a sud perché si riposa meglio. Ho seguito il suo consiglio; segnai subito contro il Crotone e da lì è partita quell'esultanza anche se non mi sono mai più messo con la testa a sud, ma l'esultanza l'ho mantenuta volentieri".

@stefano_borrelli: Chi è stato il calciatore che ti ha ispirato?
"Mi ispiro ai giocatori tecnici e a quelli di personalità. Ovvio che l'idolo è Messi, ma mi piacciono anche altri".

@salvomazzaa: Perché segni sempre contro di me al Fanta?
"Posso dire a Salvo che non ci posso fare niente; non dipende da me (ride, ndr)".