Aria pesante in casa Bologna dopo un'altra pesante sconfitta arrivata contro la Fiorentina, e in un'intervista al Corriere dello Sport Riccardo Orsolini non nasconde il momento difficile dei rossoblu nel post-lockdown.

“Cosa sia successo non lo so, abbiamo provato a darci qualche spiegazione ma forse non siamo riusciti ad andare fino in fondo", spiega Orsolini. "Il calo fisico è stato avvertito troppo e forse i giocatori più muscolari sono stati maggiormente colpiti a discapito di quelli più elastici come Barrow o Palacio. E’ stato uno scenario insolito”.

Orsolini e Sansone, che stanchezza

"Sono onesto, ho bisogno di ricaricare le pile. Devo rimettermi a posto fisicamente e mentalmente e sono sorpreso di essere arrivato al finale di stagione così scarico. Devo spegnere e riaccendere, passare qualche giorno in tranquillità con la famiglia. Io e Sansone? Entrambi in crisi, Nicola ha stoffa e la sosta forzata ha colpito anche lui. Non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi adesso. Mihajlovic? Il suo silenzio è stato assordante e ha fatto più rumore di certi rimproveri. Prima del match con il Toro sentiremo cosa avrà da dirci. Volevamo chiudere con una vittoria in trasferta, è andata male ma il Bologna c’è e continuerà ad esserci”.

Mihajovic e 'la sveglia' 

"Non mi è piaciuta la frase di Mihajlovic quando ha detto che dovevo svegliarmi, ma ci siamo chiariti e lui voleva pungolarmi. Era una strategia. Il nostro rapporto è franco e onesto e avrebbe dovuto dirmi le cose in privato, comunque è tutto a posto”.

Le ambizioni del Bologna

"Noi siamo ambiziosi, non vogliamo più campionati anonimi e vogliamo andare in una certa direzione. I tifosi? Dico che fino a un certo punto siamo andati bene e ci siamo tolti delle soddisfazioni, non voglio che pensino che siamo una squadra moscia e contro il Toro vogliamo dare una bella dimostrazione di questo”.

Sinisa Mihajlovic (Getty Images)
Sinisa Mihajlovic (Getty Images)