Ha parlato ancora una volta Silvio Berlusconi, che dopo aver rivelato nella giornata di ieri di aver rifiutato 80 milioni per Donnarumma, ospite di Radio Radio ha aggiornato i tifosi sullo stato della questione cinese. Questo un estratto delle sue dichiarazioni. 

LA TRATTATIVA - “Anch'io sono preoccupato che la negoziazione vada troppo per le lunghe. Ci sono diverse grandi società cinesi che hanno manifestato l'intenzione di partecipare alla proprietà del Milan. Hanno un fatturato grandissimo e anche delle partecipazioni statali, sono loro che si stanno confrontando per vedere quale percentuale attribuirsi". 

CRISI MILAN -  Cosa non ha funzionato di recente? Non credo sia solo colpa degli allenatori, negli ultimi 4 anni io ho perso molta serenità perché sono stato attaccato in maniera durissima da una serie di processi. Parliamo di 73 processi e ho passato interi pomeriggi con i miei avvocati per le oltre tremila udienze"

MA SE CON I CINESI NON VA... - “Vediamo cosa succede, se questa negoziazione non dovesse andare come speriamo bisognerà ripartire da capo. In tal caso si tornerà al progetto di un Milan che chieda pazienza ai suoi tifosi e riparta da giocatori italiani e giovani, che abbiano fame di vittoria e possano raggiungere risultati dovuti alla gioventù e alla fame di successo”.

RIMARREI COMUNQUE PRESIDENTE - "Si, mi hanno offerto questo dicendo che sono un brand importante in Cina. Il Milan ha tanti cinesi che simpatizzano, io sono il politico più conosciuto in Cina, mi hanno chiesto di rimanere presidente”.

OGGI - Sì, ci potrebbe essere un vertice decisivo per la svolta”.

BROCCHI - "Per quanto mi riguarda ho molta stima di Brocchi. Se dovessimo procedere con l'ipotesi di un Milan italiano e giovane punterei sicuramente su Brocchi”.