Il 22 aprile il Tribunale di Parma aveva dichiarato il fallimento della Eventi sportivi spa, di sua proprietà, che deteneva il 90% del capitale sociale del Parma, e nominato un curatore fallimentare. Secondo la sentenza "lo stato di insolvenza appare conclamato ed irreversibile" con una "situazione debitoria complessiva, secondo le risultanze del bilancio al 30 giugno 2014, ultimo rendiconto disponibile, di euro 63.786.083, a fronte di un attivo patrimoniale di circa euro 12 milioni".
Ora il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto dall’avvocato Sergio Artico ha inflitto la sanzione dell’inibizione di 5 anni, con la preclusione alla permanenza in qualsiasi rango e/o categoria della FIGC, all’ex presidente del CDA del Parma FC. Giampietro Manenti.
Manenti era stato deferito “per avere tentato, utilizzando i POS della società fallita, di versare nelle casse sociali della stessa somme di denaro di provenienza illecita tramite carte di pagamento clonate e per aver tentato di ricevere somme di provenienza illecita presso la Banca Monte dei Paschi di Siena mediante frodi informatiche con l’ausilio di una organizzazione criminale in ciò specializzata”.
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