E' arrivata la sentenza, ma come già facilmente intuibile dalle prime reazioni ufficiali non sarà questa l'ultima parola sulla bomba carta esplosa durante l'ultimo derby di Torino: la Juventus ha infatti visto ridursi dalla Corte Sportiva d'Appello della Figc, proprio pochi minuti fa, ad una giornata di squalifica la pena inflittagli per l'esplosione dell'ordigno avvenuta lo scorso 26 aprile.

 

 

Una ricostruzione piuttosto complicata quella a cui furono costretti gli uomini della Polizia, che alla fine confermarono che lo scoppio avvenuto nel settore occupato dai tifosi del Torino era in realtà stato causato dal lancio di una bomba carta da parte di quelli della Juventus. Il Giudice Sportivo preferì però rimandare di tre giorni la sua decisione, volendosi avvalere del lavoro della Procura Federale. Poi, appunto, la sentenza: 50mila euro di ammenda e 2 giornate di squalifica alla sud dello Juventus Stadium. Da qui il ricorso della Juve, che ha dato il suo esito proprio pochi minuti fa: le giornate sono state ridotte, da due ad una, e l'ammenda diminuita a 30mila euro.

 

 

LA REAZIONE - Ma la Juventus ha già fatto sapere di non volersi accontentare. Sul proprio sito ufficiale il club bianconero ha così commentato i fatti. 

 

L'odierna decisione della Corte d'Appello della FIGC desta molta perplessità dal momento che l'autore materiale del reato è stato individuato ed arrestato. Tale individuazione ha permesso di dimostrare che il soggetto: si trovava all'interno dello Stadio Olimpico di Torino, in evento organizzato da altra società, privo di biglietto e il suo nome non compare sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti era già sottoposto a D.A.Spo non risulta tra gli abbonati della Juventus. Non è chiaro, pertanto, come la società possa essere ritenuta responsabile, ancorché oggettivamente, dei suoi comportamenti. La Juventus e i suoi tifosi non devono pagare il prezzo delle lacune ed inefficienze altrui. Juventus Football Club ricorrerà presso il Collegio di garanzia dello sport del Coni avverso al provvedimento odierno.

 

CONTROREPLICA TORINO  - E arriva in tarda serata anche la controreplica della società granata dopo la nota dei bianconeri: pensiero affidato al sito ufficiale del Torino:

"L'odierna nota della Juventus desta molte perplessità e sconcerta perché l'autore materiale del reato è stato individuato e arrestato. Le sue generalità sono note alle Forze dell'Ordine, così come la sua fede juventina: del resto si trovava nel settore ospiti, esattamente dove - grazie alla puntigliosa ricostruzione degli inquirenti - è stata lanciata la bomba carta poi esplosa in curva Primavera, tra i tifosi del Torino. Il soggetto, essendo già sottoposto a D.A.Spo, non poteva evidentemente figurare tra gli abbonati della Juventus, né comparire sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti: però era lì e le immagini lo hanno dimostrato.

 

Varrà la pena ricordare quale fu il commento a caldo dal Ministero degli Interni, a rimarcare l'assoluta gravità di quel gesto: «Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato». E undici tifosi del Torino, colpiti da quell'ordigno, ne hanno patito le conseguenze. Crediamo che la Juventus debba accettare il giudizio degli organi competenti: è un atto di civiltà. Le sentenze vanno rispettate e non commentate.