Matteo Sereni, ex portiere di Lazio, Sampdoria e Torino, è stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione e perdità della patria potestà, per abuso su minori. Silvia Cantoro, sua ex moglie, lo aveva infatti accusato di aver abusato di minori in una villa in Costa Smeralda, nell'estate del 2009.
Ma i legali di Sereni continuano a ribadirne l'innocenza e non intendono arrendersi: "Matteo è sconvolto, ha perso fiducia nella giustizia. L'unico pensiero che lo consola è sapere che i suoi figli conoscono la verità. La sentenza è ingiusta e sicuramente ci appelleremo. L'accusa proviene dalla sua ex moglie ed è nata nel corso di un'accesa separazione coniugale. Anche la loro bambina, spesso registrata dalla madre, aveva ammesso che le accuse nei confronti del padre non erano vere".
Non è dello stesso avviso Daniele Galloppa, legale di Silvia Cantoro, ex moglie e procuratrice legale del portiere: "Giustizia è stata fatta, ma nulla potrà mai ripagare i bambini per i danni psicologici subiti per le discutibili condotte accertate".