Ariedo Braida, ex dirigente di Milan e Barcellona, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport:

Le parole di Braida

 

«Arthur è uno che sa giocare a calcio. A noi piaceva perché ci sembrava un profilo ideale per il contesto del Barcellona».

Cioè?

«Parliamo di un giocatore dotato di eccellente tecnica, bravissimo nel palleggio e nel muovere la palla nel corto. È uno a cui piace ricevere il pallone, toccarlo, smistarlo. È un talento brasiliano, già protagonista in Nazionale, con una qualità che io ho sempre reputato centrale nelle mie scelte di mercato. Arthur sa giocare a calcio e quando uno è così l’età non conta. Puoi essere più o meno giovane».

Fuori dal campo?

«È molto serio, competitivo e un po’ meno anarchico rispetto alla media dei brasiliani che arrivano in Europa. Non ha una grande aggressività. Però è un centrocampista che, oltre a muovere bene la palla, sa inserirsi, ha un buon tiro e infatti segna anche qualche gol».

Pjanic?

«Quello si scopre sempre dopo, pensate a quando il Barcellona prese un campione come Ibrahimovic scambiandolo con Eto’o. Ibra è fortissimo, però nel contesto blaugrana non si trovò a suo agio e dopo anno tornò in Italia. Pjanic e Arthur sono due giocatori di qualità. Lo juventino è più affermato, una certezza. Il brasiliano ha dimostrato di saper stare nel Barcellona, poi nel caso bisognerà verificarlo in un altro ambiente. Magari da uno scambio del genere ci guadagneranno tutti».

Arthur con Sarri?

«A livello tecnico, sarebbe un palleggiatore ideale per il gioco di Sarri. Arthur ama toccare tanti palloni, ma sempre a uno-due tocchi».