Intervenuto ai microfoni di FourFourTwo, Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato di temi interessanti quali la trattativa che l'ha portato in giallorosso, il suo possibile futuro al Chelsea, il rapporto con Mourinho e quello con Dybala. Di seguito le sue parole.

Abraham sul suo arrivo alla Roma

"Era arrivato il momento di lasciare il Chelsea, la mia attenzione era rivolta all'Arsenal. Poi Mourinho mi ha chiamato, mi ha spiegato il progetto e le sue ambizioni. Venire qui è stata un'esperienza pazzesca".

Abraham sul possibile ritorno al Chelsea

"Nel calcio mai dire mai. In questo momento la mia attenzione è rivolta alla Roma: vogliamo finire al meglio la stagione. Non ho ancora iniziato a pensare ad altro oltre ad essere qui e fare del mio meglio. Non direi che ci sono questioni in sospeso in Inghilterra, non ho fretta. Il calcio non ha luogo, può essere ovunque. Forse resterò alla Roma per i prossimi dieci anni, o forse no. Non si sa mai cosa c'è dietro l'angolo".

Abraham racconta la Roma a modo suo (Getty Images)
Abraham racconta la Roma a modo suo (Getty Images)

Abraham sul rapporto con Mourinho

"José è una leggenda, lo adoro. È quello che noi chiamiamo un vero capo. È un leader. Quando parla, lo si ascolta. Sa come gestire i suoi uomini, è uno dei migliori al mondo in questo. Sa come come guidarti, come entrare davvero nella tua testa".

Abraham sulla mancata convocazione al Mondiale

"Southgate mi disse che avevo la forma sbagliata al momento sbagliato, che sarebbe stato ingiusto per gli altri giocatori. Me lo aspettavo. È più difficile essere convocato se non giochi in Premier, non ero in una fase in cui ero in fiducia, quindi me lo aspettavo".

Abraham sul legame con Dybala

"Ogni giorno ci alleniamo insieme, ci facciamo tante risate e questo ci dà i suoi frutti in partita".