Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, ha risposto ad alcune domande dei tifosi tramite Twitter, partendo dalla sua routine in quaratena fino ad arrivare ad alcuni bei ricordi con la maglia giallorossa. Queste le sue dichiarazioni. 

Roma, le parole di Lorenzo Pellegrini

"Mi sveglio presto per portare fuori i miei due cani. Passo molto tempo con mia figlia Camilla e mia moglie. Poi pranzo e nel pomeriggio svolgo il programma di allenamento che ricevo giornalmente dallo staff. Poi passo ancora del tempo con Camilla e con mia moglie, magari vediamo un film e una Serie TV".

Sull'esordio in giallorosso

"Rudi Garcia prima di ogni partita bussava alla porta di tutti i giocatori per fare l’in bocca al lupo e per dare le ultime direttive. Quel giorno mi disse di tenermi pronto. Io fremevo dalla voglia di giocare. Quando mi mandò a fare il riscaldamento capii che forse era arrivato il momento di esordire.

 Non lo ringrazierò mai abbastanza per questo, abbiamo un bellissimo rapporto. Una volta entrato po’ di paura c’era. Era un periodo difficile e stavamo vincendo 1-0 con un gol di Daniele. 

Mancavano 25 minuti e sono entrato subito in clima partita, volevo che la Roma vincesse. La tensione era forte ma una volta in campo tutto è diventato più facile. Sono stati più emozionanti il prima e il dopo piuttosto che la partita in sé".

Sul gol nel Derby

"Quella è la partita che ricordo con più piacere della scorsa stagione. Venivamo da un momento complicato, il Derby poteva essere la svolta e in parte lo è stata, anche per me personalmente.

 Pensate cosa significa per un ragazzo di Roma, con tutta la famiglia romanista, entrare a partita in corso in un Derby e segnare così in un momento di difficoltà per la squadra, nella quale alla squadra non riusciva nulla. Allo stadio c’era anche mio padre mi hanno raccontato che è dovuto entrare a bere un bicchiere d’acqua perché si sentiva di svenire".

Sul paragone con Totti

"Su questo è giusto spendere due parole: io non sarò mai Francesco, lui è una leggenda, un campione, un punto di riferimento. Ovviamente sentire dire queste cose mi fa molto piacere, ma Francesco è Francesco e come lui non ne nascerà un altro. Totti è Totti, io sono Lorenzo. Non saprei dire a chi somiglio, non mi piace fare paragoni, cerco solo di essere il miglior Lorenzo da mettere a disposizione della Roma".
Pellegrini (Getty Images)