Lewis Ferguson, centrocampista del Bologna, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a BFCTV, tornando sul suo infortunio e sul suo rientro nell'elenco dei convocati per il match di domani pomeriggio con il Cagliari

Intervista a Ferguson

Infortunio?  "Giocavo bene, stavo bene e in un attimo. Il mio ginocchio era instabile, sentivo molto dolore. Il dottore è venuto da me e mi ha detto che mi ero rotto il crociato con interessamento del menisco e che non avrei potuto giocare per sei mesi. Mi è crollato il mondo addosso, ma questo è il calcio".

La riabilitazione e il supporto dei compagni? "Dopo l'operazione, ricordo che era un giovedì sera, stavano trasmettendo una partita di Europa League e continuavo a chiedermi se sarei tornato a muovermi come loro. Ho avuto un po' di paura, Beukema e Ndoye sono venuti a trovarmi dopo l'operazione e mi hanno fatto sorridere. De Silvestri è venuto a casa mia, poi Ravaglia".

Se da scozzese voglio vincere tutto? "Voglio tornare al meglio delle mie condizioni, voglio provare le stesse sensazioni dell'anno scorso. Questa credo sia la natura dei giocatori scozzesi, abbiamo voglia di vincere. Questa è proprio la mentalità scozzese: lavorare duro e ogni giorno per crescere".

Se i tifosi devono credere in noi? "Quando hai dei momenti di difficoltà è bello avere questi ragazzi dalla tua parte. Ci sono stati molti cambiamenti d'estate, i risultati ottenuti non sono stati quelli sperati ma vedo molte cose positive e i tifosi saranno orgogliosi della squadra e il Bologna tonerà dove merita".