E adesso chi giocherà in porta contro la Lazio, domenica sera, all'Olimpico? "Penso che giocherà Donnarumma". Una conferma che milioni di fantallenatori aspettavano, arrivata dalla viva voce di Sinisa Mihajlovic, a margine della vittoria contro il Chievo di ieri. Che, oltre ai tre punti, ha portato in casa Milan un'altra, bella e inattesa, novità: finalmente sono di nuovo 0 i gol subiti. Non era mai successo, quest'anno: e l'anomalia, in qualche misura, è rappresentata dal fatto che ciò sia accaduto non solo con il 16enne talentino delle giovanili tra i pali, ma anche con l'inattesa coppia centrale Alex-Romagnoli davanti a lui.

Un blocco difensivo che, per intero, potrebbe essere riproposto anche contro l'affamatissima Lazio.

 

Al 99%, quindi, ci sarà di nuovo 'Gigio' - come lo chiamano gli amici - tra i pali, e non Diego Lopez. Che, col passare dei giorni (e delle titolarità), è sempre meno da ritenersi il numero uno "pro tempore" e sempre più pronto a scavalcare l'esperto spagnolo. Che, dalla sua, ha però un contratto ancora molto lungo e legittime pretese che, se non fossero soddisfatte, potrebbero portare alla sua prematura cessione a gennaio.

 

Anche perché dalle altre parole del tecnico, sempre a fine gara, l'impressione è che non ci sia nessuna voglia di riconsegnare la casacca dal 1' allo spagnolo: ai cronisti che gli hanno chiesto una riflessione sull'eventuale tenuta mentale del ragazzo, in caso di ritorno in panchina (da dodicesimo: a conti fatti ormai Abbiati è da ritenersi il 3°), Mihajlovic ha spiegato "Spero di non sostituirlo", ma anche che, se accadesse "sono convinto che non subirà il colpo". Al di là delle doti tecniche, è soprattutto la sua solidità psicologica a piacere al serbo: "E' un predestinato, ha personalità spiccata, nonostante abbia solo 16 anni. Io non guardo la carta d'identità ma solo la bravura di un giocatore".

Dimostrata ieri, contro i clivensi, in una gara in cui, al di là di qualche trascurabile sfumatura, Donnarumma ha dimostrato di aver ampiamente recuperato dalla leggerezza in cui è incappato in occasione della punizione di Berardi. Doti che adesso, e chissà per quanto ancora, avrà occasione di dimostrare nuovamente. Contro la Lazio, in una gara più che mai difficile.