Sembrava potesse essere la rivelazione del centrocampo interista, schierato addirittura nel ruolo di trequartista nel finale di pre-campionato che lo aveva eletto, al netto della mancanza di concorrenza, un indispensabile per gli schemi di Roberto Mancini, che dinanzi alla possibilità di cederlo e regalare alla società una consistente plusvalenza, in estate, ha preferito rispondere di no. Ed invece, l'esplosione di Marcelo Brozovic, tarda ancora ad arrivare. Il centrocampista croato, per lunga parte della scorsa stagione titolare, ha sino a questo momento racimolato pochissimi minuti utili alla sua causa, andando a voto solamente in due circostanze e dando l'impressione, al netto del problema fisico accusato, di essere finito indietro nelle gerarchie del mister nerazzurro.
Quest'Inter, infatti, sembrerebbe, almeno per il momento, essere stata pensata senza i suoi colpi. Difficile anche, a prescindere dal piccolo infortunio, inserire un giocatore nuovo in una squadra che in cinque giornate aveva assicurato cinque vittorie, anche se dopo la disfatta casalinga contro la Fiorentina, qualcosa, potrebbe pur cambiare.
Già, perchè Guarin, per la verità in ombra per lunghi tratti di queste prime sei giornate, ed al netto del lampo regalato nel derby - che ha spinto parte della stampa a parlare addirittura di rinnovo immediato - non è che abbia poi così brillato in questo inizio di stagione. Dato, peraltro, confermato non solo dalla sua ultima prestazione, per la verità disastrosa per tutta l'Inter, ma anche dalla sua media voto, 5,9, attestatasi in sei partite al di sotto della sufficienza. Non solo: difficile che possa accadere, soprattutto nel lungo periodo, ma anche Kondogbia, apparso il più appesantito fra i nuovi arrivi, evidentemente affaticato dai carichi estivi, potrebbe presto riposare. E chissà che, contro la Samp, domenica prossima, Brozovic possa trovare la propria occasione, magari per convincere Mancini che il suo nome possa essere una valida alternativa non solo in caso di semplice turn-over. E per riscattare così tanti fantallenatori che, all'inizio dell'anno, lo ritenevano un potenziale titolare della nuova Inter di Roberto Mancini.