In realtà ne abbiamo già parlato nel nostro 11 delle delusioni di questo inizio stagione, ma il caso Destro, in tal senso, merita un approfondimento a sé stante.

 

E già, perché il nuovo numero 10 e centravanti del Bologna, che in carriera di fatto - seppur con quale alto e basso - non ha mai smesso di far gol, nei primi 540' di campionato ancora non s'è sbloccato. Titolare praticamente indiscusso nel 4-3-3 (talvolta 4-2-3-1) di Rossi, l'ex Roma vive però adesso un momento assolutamente difficile, come peraltro testimonia la sua media voto (5.67), molto al di sotto di quella di tanti "pari-grado".

Se si guarda la fanta-media, poi, il dato diventa ancora più gravoso. Giocatore non di rado falloso, l'attaccante felsineo ha già rimediato 3 cartellini gialli, che con il conseguente malus da 0.5 fanno scendere ancora più verso il basso il suo totale (5.42).

E adesso?

 

Quel che è certo è che né Rossi né la squadra possono fare a meno di lui e del suo contributo in zona-gol. Anche a Torino, contro una Juve che non ha minor fame di gol e di vittoria, il numero 10 avrà l'occasione per riscattarsi, con addosso gli occhi attentissimi d'una platea esigente come quella dello Stadium. Insieme a lui dovrebbero esserci ancora Mounier - che ha di fatto preso il suo posto, in quanto a gol - e Brienza, ancora non ai suoi livelli in quanto ad assist e imbeccate. Basteranno per ridar vita allo sterile Mattia Destro di questo inizio di stagione? Lui ci spera, e ci spera anche il tecnico, sempre più a rischio dopo la sconfitta interna con l'Udinese. Anche perché, mentre i suoi diretti concorrenti per la convocazione europea si stanno rimettendo in carreggiata, lui è fermo al palo. E non andatelo a dire a chi, all'asta, ha peraltro speso un bel gruzzoletto per averlo in rosa. 

 

 

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