La tournée in Cina non è andata come ci si aspettava, almeno sotto il profilo dei risultati. Roberto Mancini non si è però scomposto, così come neanche Kondogbia, acquisto simbolo dell'estate nerazzurra e candidata rivelazione del prossimo anno. Ai microfoni di TuttoSport il centrocampista ha parlato del suo impatto con il calcio italiano e dei motivi che lo hanno portato a scegliere l'Inter.
EVRA - "Sì, prima di decidere il mio futuro ho voluto parlare con lui. Ovvio, non gli ho chiesto un giudizio sull’Inter, ma sul calcio italiano, quello sì. E lui mi ha risposto che se uno fa bene in Italia, è pronto per far bene ovunque. Perché nessun campionato ti prepara così bene, da un punto di vista tattico e fisico. Una volta che sei stato qui, nulla può più metterti in difficoltà".
HO DEI DIFETTI - "Come tutti ho dei difetti ma conto, giocando in serie A, di cancellarli. Considero l’Inter la squadra adatta per migliorare, per diventare un giocatore con più qualità. Una tappa fondamentale per la mia crescita calcistica".
CHE FATICA... - "Non ero abituato a fare tre ore di preparazione. Gli allenamenti sono molto più lunghi, oltre che intensi. Rispetto a Monaco non c’è nemmeno paragone. In Spagna, al limite, c’era un po’ più di impegno. Ma mai a questi livelli".
IL MILAN - "I tifosi del Milan mi fischieranno? Mi fischino pure, se vorranno. Ma in realtà dovrebbero fischiare chi era vicino al Milan e ha fatto credere che sarei andato da loro. Non era vero, non ho mai firmato, non ho mai dato la mia parola".
HO SCELTO L'INTER - "Semplice. Il Milan, questo sì, mi ha fatto un’offerta che era economicamente superiore a quella dell’Inter. Ma io ho parlato con Mancini, mi ha spiegato il progetto, mi ha convinto. E così eccomi qua".
POGBA - “Io e Paul siamo grandi amici ma, sul campo, saremo grandi avversari".