Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato ai microfoni di "Telelombardia" della ripresa del campionato fissata al 20 giugno, facendo il punto della situazione.

Ripresa Serie A, parla Preziosi

"Giusto che sia così, anche per i meriti sportivi sul campo, è giusto che si arrivi alla fine. Noi abbiamo un calendario con otto partite in casa, anche se non esiste più il fattore campo. A San Siro è stato strano, senza tifosi. Anche i giocatori dovranno abituarsi per non essere influenzati da questo nuovo clima”.

"Play-off e play-out? Facciamo anche un piano D, un piano E. In caso di stop non credo possa essere considerato un giocatore di legno e uno di sangue. Bisogna regolamentare l’eventuale stop. Non è vero che litighiamo sempre, ognuno ha una posizione diversa anche a seconda della classifica che occupa. È un fatto naturale. Io dico solamente che noi siamo una Lega con diverse sfaccettature. Mettere tutti insieme non è facile. Io sono sempre stato per giocare, in caso di stop però non trovo il senso di far giocare 10 squadre e altre 10 no”.

"Al Genoa non c’è mai stato un caso stipendi, infatti neanche voi l’avete saputo. Il nostro rapporto si basa sulla comprensione, troveremo soluzioni. C’è il problema Sky, gli sponsor, la biglietteria. Non ne usciamo bene ma ragioneremo per gli interessi comuni“.