Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, ha parlato ai microfoni di "Radio Rai" dell'emergenza Coronavirus che ha investito il calcio italiano e delle prospettive dell'intero sistema

Coronavirus, parla Fenucci

"Pianificare in questo clima di totale incertezza è impossibile, anche perché la totale attenzione ora va riposta sulla questione sanitaria. In Lega discutiamo giornalmente su vari scenari analizzando i profili di rischio economico sia in caso di sospensione temporanea sia in caso di chiusura totale: oggi continuare a parlare di campionati e format non è consono, è troppo presto. Inutile fare polemiche inutili. In un contesto come questo Lega e Figc devono riunirsi con tutti gli stakeholder del sistema calcio, c’è il dovere di dialogare con tutti. I calciatori si renderanno conto delle implicazioni economiche causate dalla sospensione o dal fermo definitivo: dovremo parlare con loro, con i broadcaster che sono i nostri principali clienti e con le istituzioni sportive. Ci sono ripercussioni possibili sulla prossima stagione e dobbiamo essere attenti a tenere conto di tutte le parti in causa".

"Non chiederemo provvedimenti di natura economica ma regolamentare. Servirà il supporto governativo, perché il calcio rappresenta con il suo indotto un 1% del Pil e potrà essere un veicolo forte per la ripresa dell’economia a livello locale e nazionale: sul tema stadi servono investimenti infrastrutturali e una legislazione più semplice, oppure incentivi come in altri Paesi europei".