Fantallenatori, è tutto vero: Fabio Quagliarella ha ricominciato a ruggire. E dopo un digiuno lunghissimo - un solo gol, e peraltro su rigore (contro il Napoli, in occasione della contestazione dei suoi ex tifosi granata), in 20 giornate - è finalmente tornato sui suoi standard. Che, per inciso, sono elevatissimi: lo scorso anno furono ben 13 i gol realizzati, e 2 gli assist. Parecchi, agli occhi di chi lo aveva individuato, quest'anno, come la seconda punta ideale per il proprio fanta-tridente. E che, dopo la prolungata astinenza al Torino (4 gol nelle prime 4 giornate, poi il silenzio) speravano di poterlo ritrovare, una volta che la Samp orfana di Eder l'ha riportato 'a casa'.

 

La punta di Castellammare, 33 anni appena compiuti, proprio nel 2006, a Genova, esplose in Serie A, dopo l'esordio all'Ascoli. 13 gol in Serie A - proprio come l'anno scorso - che gli valsero l'acquisto alle buste (7.3 milioni, all'epoca) da parte dell'Udinese, che dopo due anni lo cedette al Napoli (per 16 più Domizzi). A gennaio il clamoroso ritorno sotto la Lanterna, e l'inizio d'un'aspra concorrenza, quantomeno sulla carta, con Muriel e Cassano, sino ad allora il miglior interprete del reparto, quasi sempre in campo da finto nove con licenza di lanciare Soriano e Correa verso la porta avversaria. Man mano, però, il Quaglia s'è fatto spazio, approfittando anche della rinnovata stima di mister Montella che lo voleva a disposizione sin dai tempi della Fiorentina. L'ha provato da subentrante, e nell'attacco a due, prima di decidere: e adesso, dopo un mese di rodaggio, il ruolo nel numero 27 è ben definito. Centravanti unico, al posto di Cassano, con Fantantonio e Muriel come alternative e compagni di reparto solo in caso di necessità. A supportarlo, l'ottimo Correa degli ultimi tempi, e poi lo stesso Cassano o Ricky Alvarez, anch'egli pronto a rigenerarsi in blucerchiato ma, in verità, ancora a secco di spunti eccellenti. Una modifica anche tattica, quella della sostituzione del numero 99 col numero 27, che di fatto ha diminuito i rifornimenti per il Tucu e Soriano - non a caso a secco, nelle ultime gare - ma esaltato la profondità che garantisce Quagliarella, che in una sola settimana ha messo dentro ben due +3, per la gioia di Montella, Osti e Ferrero, ma anche per quella dei fantallenatori. Che hanno ritrovato alfine i suoi gol, non più granata ma blucerchiati.