Una giornata davvero negativa, la scorsa, per arbitri e VAR. Errori evidenti sono stati commessi a San Siro (tocco di mano di Cutrone sul gol), al San Paolo (probabile simulazione di Callejon sul rigore) e a Crotone (annullato ingustamente il gol di Ceccherini).

E da ieri a oggi, come prevedibile, le polemiche si sono sprecate. Ne ha parlato anche Marcello Nicchi, ormai dal 2009 presidente nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri, che stamane però ha spiegato: "Il Var funziona e funzionerà sempre. Gli errori ci sono e ci saranno, ma il Var, lo ripeto, funziona. E poi, oggi parliamo d'altro, per favore".

E sulle elezioni federali: "Peccato che i candidati non siano riusciti a trovare un punto di sintesi per fare fronte al grave momento che sta attraversando il nostro calcio. Mi sono un po' pentito di non essermi candidato alla presidenza federale perché la mia associazione avrebbe potuto dare molto anche a quel livello. Il calcio italiano vive un momento grave. Noi siamo grati a Tavecchio. Noi arbitri potevamo scendere in campo per queste elezioni, saremmo stati più che legittimati, i più legittimati. Non lo abbiamo fatto anche se ho pensato per un attimo a candidarmi ma attenzione, il nostro due per cento conta come un venti per cento. Gli arbitri sono il motore di tutto il sistema".

L'Aia starà con Gravina.