L'allarme Covid-19 in casa Lazio ha monopolizzato l'attenzione dei media nelle ultime ore.  Solo 12 big convocati per l'importante sfida di Champions League contro il Brugge, gli altri sono invece rimasti a casa. 

Il chiarimento è arrivato pochi minuti fa, direttamente dalla parole di Fabio Rodia, coordinatore dello staff medico biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Channel. La società ha messo in isolamento alcuni calciatori dopo i tamponi effettuati dalla Uefa. Gli stessi calciatori effettueranno ulteriori accertamenti nelle prossime ore.

Allarme Covid-19, le parole della Lazio

"Per i protocolli della UEFA, la squadra è stata sottoposta ai tamponi prima della partita di Champions. Nei tamponi di lunedì si sono verificate alcune criticità. Malgrado questo, la società ha messo in isolamento questi casi presso il proprio domicilio per poi fare nuovi accertamenti e chiarire la situazione. Ci siamo tutelati e abbiamo tutelato i nostri tesserati. Li sottoporremo a ulteriori approfondimenti e chiariremo la situazione. La società ha predisposto l’isolamento per i tesserati interessati a queste criticità. Quelli che sono partiti sono tutti arruolabili. C’è un ottimo clima e siamo pronti per stasera”.

I sospetti casi di Covid-19 della Lazio

Al momento, sono 4 i giocatori per cui si teme la positività al tampone comandato dalla Uefa. Si tratta di:

  1. Luis Alberto
  2. Ciro Immobile
  3. Manuel Lazzari
  4. Anderson 

A questi, ci sono da aggiungere Lucas Leiva e Luiz Felipe, indisponibili a causa di uno stato febbrile e su cui il club non si è ancora pronunciato. Prima ancora di loro, non a disposizione di Inzaghi erano Strakosha, Armini e Cataldi, assenti da vari giorni e sui quali il club non si è mai pronunciato in maniera ufficiale.