Un mercato che magari non avrà esaltato la piazza come negli scorsi anni, un affare saltato - quello di Iturbe - e che si pensava invece già concluso. Sono tanti i temi affrontati da Enrico Preziosi, specie quello della vittoria casalinga contro il Milan. Queste le parole del presidente rossoblu a 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno

 

 

PEROTTI - "Firmerà in settimana il prolungamento del contratto e di sicuro fino a giugno non si muove di qui. Abbiamo rifiutato per lui un'offerta di diversi milioni nell'ultimo giorno di mercato. In attacco siamo tranquilli con Pavoletti ma a Pandev bisogna dare un po’ di tempo, manca da troppo dal campionato italiano".

 

DIFFERENZE TRA MILAN GENOA -  "Il Milan è forte e come la Juve uscirà nel girone di ritorno. Sono soddisfatto per la vittoria perché noi abbiamo chiuso con un utile di 20 milioni e loro ne hanno spesi quasi 100. Insomma nel calcio i soldi non sono tutto...".

 

QUEL SOGNO ITURBE... - "E' ancora una ferita aperta. Avevamo l'accordo, una stretta di mano e un contratto solo da sottoscrivere. Iturbe era d'accordo con noi, aveva salutato i compagni, poi c'è stato il ripensamento di Sabatini che mi ha lasciato molto perplesso e ancora non ho avuto una spiegazione di questo comportamento".

 

IL MERCATO DEL GENOA - "Tra l'altro non siamo nemmeno stati in grado di rimediare perchè poi mancavano due giorni alla fine del mercato ma andremo avanti senza Iturbe e a gennaio vedremo di colmare le eventuali carenze. I tifosi si aspettavano qualcosa di più in estate? Molti giocatori però li avevamo gia' presi a gennaio, ora bisogna aspettarli. Oggi tutti rimpiangono Iago Falque ma l'anno scorso è venuto fuori dopo 6-8 settimane. Capel e Laxalt sono stati fra i migliori col Milan, serve pazienza. E poi un mercato scoppiettante è quello fatto da società che comprano dei nomi e poi i risultati non arrivano, noi invece abbiamo comprato ciò che e' necessario e ora i giocatori vanno amalgamati".