Interrogato dai bergamaschi di Sei la Tv, l'ex difensore dell'Atalanta ora al Genoa Andrea Masiello ha parlato della sua quarantena: "È stata una botta pesante per tutti, sono molto vicino alle famiglie colpite dal lutto. Mi dispiace aver visto soffrire le persone. Quando sei in casa con le figlie il tempo passa velocemente, poi c’è l’aspetto fisico dove lavoro per tenermi in forma in vista della ripresa che speriamo avvenga presto. Il problema, forse, è stato affrontato con confusione dalle istituzioni. Non si sa quanto possa durare ancora perché ci sono contagi".

Difficile la ripresa: "Dal mio punto di vista, se ricominci dovrai essere monitorato. È il mio lavoro, ma se non c’è garanzia faccio fatica ad essere tranquillo e sicuro. Poi non possiamo dimenticarci dei morti. L’idea era fermare tutto subito e capire cosa si andava ad affrontare. Adesso faccio fatica a pensare sia tutto finito. Bisogna pensare alla vita e alla salute. Se il calcio si ferma dei mesi non succede niente".

Il passaggio al Genoa: "Stavo ancora bene fisicamente e non stavo più giocando. Giocare era la cosa principale, ma non sono vere le voci che ho discusso con la società. C’è stata questa opportunità, ma è stata una scelta sofferta. Volevo lasciare bene, ho continuato un percorso da calciatore e protagonista. Nessun rancore, sono molto legato alla città di Bergamo".