Anche quest'anno Kalidou Koulibaly ha disputato un'ottima stagione risultando uno dei migliori difensori del campionato. Domenica il difensore senegalese affronterà uno degli attaccanti più forti del campionato, Mauro Icardi. Queste le sue parole in una lunga intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss Napoli: "Lui è un attaccante importante in Italia, ha sempre fatto gol. Loro avanti hanno tanti giocatori che possono fare la differenza, noi dovremo essere pronti in ogni momento della partita. Sapevamo che era una partita difficile a Sassuolo, peccato aver perso questi punti che erano importanti per noi. Ma bisogna lavorare su quanto fatto”.
OBIETTIVO SECONDO POSTO - "Vogliamo vincere tutte e cinque le partite, chi non crede nel secondo posto non sta nel nostro spogliatoio, è importante avere fiducia in noi, è un obiettivo importante per noi e la città. Essere secondo vorrebbe dire essere sicuramente in Champions, è importante andarci a prendere questo secondo posto".
SARRI - "Il rapporto con il mister?Bellissimo, io ho molto piacere a lavorare con questa squadra, facciamo un calcio bellissimo. Ogni giorno imparo qualcosa, sono molto contento qui a Napoli, era il mio sogno giocare qui e si vede anche sul campo, sono sempre il primo a festeggiare. Mio figlio viene spesso allo stadio, vederlo esultare a tutti i gol mi fa tanto piacere".
L'ESPERIENZA IN AZZURRO - "Mi rende molto felice, anche la mia famiglia che viene spesso a Napoli è molto contenta di venire qui. Speriamo di poter vincere a breve per la città e per i tifosi, sarebbe bellissimo vincere a Napoli. Vincere qualcosa di importante qui?Tutti aspettano da molti anni, speriamo di regalare questa gioia a tutti, quando vedi a Sassuolo tutti i napoletani che vengono allo stadio è veramente bellissimo, non tutte le squadre hanno un pubblico così".
KEITA OBIETTIVO AZZURRO - "Keita è un giocatore ottimo però sapete che in nazionale siamo stati un mese e più insieme, lui mi ha chiesto di Napoli come io ho chiesto della Lazio. È vero che abbiamo parlato di Napoli, com’è la città e tutto, ma sono domande che si fanno da giocatore a giocatore".