Se si potesse decidere di avere, nella vita, una stagione magari meno ricca di trionfi - parliamo comunque d'un campione del Mondo, non dimentichiamocelo - ma strapiena di soddisfazioni, Luca Toni probabilmente avrebbe scelto questa.
Prima di fine campionato l'ariete del Verona arriverà a quota 38 (anni) mentre, in quanto a gol in maglia Hellas, in meno di due stagioni, siamo già a quota 39, 37 dei quali in Serie A. Nel 2014-2015, invece, la classifica marcatori di A recita: Tevez 18, Icardi e Toni 17. Ad una sola incollatura dall'Apache, insomma, si colloca l'eterno giovanotto di Pavullo nel Frignano, che spera di diventare nuovamente capocannoniere quasi 10 anni dopo il titolo individuale raccolto nel 2005-2006 in maglia Viola. Un titolo che, virtualmente, per quanto riguarda il solo anno solare 2015, è già suo: dal 1° gennaio a oggi, difatti, il centravanti gialloblù ha già siglato il tabellino 12 volte. Tante, tantissime: ben tre in più di Icardi e Quagliarella.
Ma Toni, a maggior ragione in questo campionato, è stato anche di più del bomber incallito che la sua media-voto (6.28 al netto di bonus e malus, 7.72 comprendendoli) pur denota. E' trascinatore e leader, riferimento umano oltre che tattico per tutti i suoi compagni. L'intesa con Juanito Gomez, Jankovic, Sala e Nico Lopez è andata progressivamente affinatasi col passare delle settimane, ed i risultati, personali e di squadra, non si sono fatti attendere.
"Vorrei essere ricordato come quel ragazzo che, partito da un piccolo paese, è arrivato sul tetto del mondo e a 38 anni gioca ancora con la voglia di un ragazzino di 15. Ogni anno mi danno per finito, più parlano male di me e più segno. L’anno scorso dicevano che segnavo perché c’era Iturbe, quest’anno non c’è ma segno ugualmente". Così, ha parlato, felice, nel post partita del Bentegodi di domenica.
Ed il futuro? Già richiesto dal Carpi, che a giorni sarà matematicamente promosso, Toni ha anche importanti richieste provenienti dall'estero. Nelle ultime settimane, difatti, per lui si sono fatti avanti alcuni ricchi club di MLS, dove già incantano Giovinco e Kakà. E dove, a breve, potrebbe sbarcare anche l'altro bomber di sempre Totò Di Natale. Luca, dalla sua, non si nasconde, ma lascia un interrogativo: "Parlerò nei prossimi giorni col presidente ed insieme a lui decideremo. Di certo giocherò finché ho la voglia di andare ad allenarmi". L'importante è che continui ad allenarsi, a giocare ed a segnare in Serie A ancora per tanti anni. Per la gioia sua e dei tanti fantallenatori che, ormai da anni, lo scelgono convintamente, pienamente ripagati.
