“È stata una stagione lunghissima, iniziata a metà luglio 2019 e finita adesso: il calcio è stato molto diverso dopo la pandemia, meno piacevole e molto più tecnologico, non solo per il VAR, il fatto che gli stadi siano vuoti limita molto l'emozione. Non è bello e l'augurio è quello di tornare il prima possibile a rivedere gli stadi pieni”: condivisibile l’auspicio di Carlo Ancelotti, una stagione vissuta a metà tra Serie A e Premier sulle panchine di Napoli e Everton, espresso a Radio Rai nel corso di Radio Anch’io Sport.

 

"Doverose le conferme di Pioli e di Ibrahimovic"

"La Premier League ha attuato protocolli positivi, non ci sono stati contagi e le cose si sono svolte regolarmente”, spiega Ancelotti a proposito della situazione in Inghilterra. “Per il resto qui sono stati riaperti i luoghi pubblici e le cose non sono peggiorate".

Uno sguardo al suo grande passato, il Milan: ”Confermare Ibra non è solo giusto ma doveroso. È un giocatore ancora indispensabile. Credo poi che sia stato giusto confermare Pioli, ha fatto un ottimo lavoro, ha preso una squadra in difficoltà e l'ha tirata fuori".

 

"Sarri inciderà di più"

Ancelotti commenta la grande abbondanza di rigori in Italia: ”Qua in Inghilterra l'utilizzo del VAR è diverso, gli arbitri vanno molte meno volte a rivedere le azioni. Sono sempre stato a favore del VAR, adesso inizio a nutrire qualche dubbio. Sul fuorigioco è fondamentale ma quando l'arbitro può interpretare ci sono più problemi. Sui falli di mano c'è tanta confusione, serve un cambiamento, magari con la reintroduzione della volontarietà".

Sulla Juventus di Sarri campione d’Italia: ”Lo scudetto è stato meritato, rispetto al passato la Juve ha avuto più difficoltà: non è stata una cavalcata, c'è stata più incertezza, soprattutto nella parte finale. Sarri ha fatto un ottimo lavoro, ha avuto la capacità di adattarsi bene e il prossimo anno sono sicuro che inciderà di più. Sarri non da Juve? Non è giusto dirlo, merita di stare su una grande panchina come quella della Juve. Le critiche sono normali, parliamo della squadra più forte in questo momento in Italia".

 

Napoli, le chance con il Barcellona

Il suo bilancio al Napoli: ”Per qualcuno può essere stata un'esperienza positiva, per altri negativa. Io penso che sia stata positiva, quest'anno abbiamo avuto qualche difficoltà ma abbiamo passato il turno in Champions. Il Barcellona ha qualche problema adesso e il Napoli se la può giocare. Non penso che ci sia una squadra favorita. Le italiane si possono giocare le loro carte. Lozano? Per me rimane un ottimo attaccante e un ottimo giocatore in generale. L'adattamento, il primo anno, va messo sulla bilancia. L'anno prossimo sarà un'altra cosa".

Ci sarà un nuovo capito in panchina in Serie A per Ancelotti? ”Non lo so. Mi è piaciuto ritornare in Italia dopo 9 anni ma ora mi trovo molto bene qui. Questa è una società molto amata dai tifosi. Vogliamo crescere per ripagare questo immenso amore, il progetto è chiaro e c'è voglia di investire, anche con il nuovo stadio. In Inghilterra si punta molto sul fisico, il calcio inglese non è cambiato molto negli ultimi anni".

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