Ha deluso i tifosi della Roma nella passata stagione, ed anche i fantallenatori che nella passata asta estiva hanno fatto di tutto per averlo nelle proprie fantarose. Edin Dzeko ci riprova, ed è pronto a far ricredere tutti. Il centravanti ribadisce in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport la volontà di restare in giallorosso: "Il mio futuro è nella Roma, le voci sono solo speculazioni. Io penso a fare il mio lavoro. Se avessi voluto lasciare la Roma lo avrei già fatto a gennaio. Posto da titolare? Io mi alleno, poi deciderà Spalletti cosa fare. La partenza di Pjanic non cambia niente, ho scelto la Roma a prescindere dalle persone che avrei trovato. La presenza di Miralem, che è un amico, è stato un motivo in più per accettare l'offerta, ma sapevo che non avremmo giocato per sempre assieme. E' andato alla Juventus? Capisco la rivalità, ma non è mica andato alla Lazio. Mourinho? Mi piacerebbe essere allenato da lui, è vero, è tra i migliori al mondo. Ma io sono della Roma".
LA PASSIONE DEI TIFOSI GIALLOROSSI - "A Roma sono pazzi di calcio, ma non è un posto semplice per giocare. Sento che la maggior parte dei tifosi mi sostiene ancora. Non mi piace che la gente pensi che per noi la vita sia facile. Raggiungere certi obiettivi è difficile. Lavoriamo tanto per ottenerli a costo di enormi sacrifici e di stress notevoli. Spesso si pensa al benessere dei soldi, ma non si pensa alla fatica che serve per arrivare a quei soldi. Se fosse semplice diventare ricchi giocando a calcio, lo farebbero tutti".
LE CRITICHE - "Sono comprensibili quando non si gioca bene. Quello che non capisco è l'up and down continuo che c'è da voi. Un giorno sei un fenomeno, il giorno dopo sei da buttare via. Ci vorrebbe più equilibrio. Non sono un goleador? Rispondo onestamente: se fossi un giocatore da 50 gol a stagione forse costerei 80 milioni di euro e non sarei stato preso dalla Roma. Il miglio centravanti del mondo? Ibrahimovic, anche a 35 anni è il top".