Il Presidente dell’Inter, Erick Thohir, ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine del Corriere dello Sport. Questi i tratti salienti delle sue dichiarazioni.
Tanti i temi trattati, a partire da come è cambiata la sua vita da quando è il Presidente della società nerazzurra: “Come uomo non sono cambiato, il carattere è sempre lo stesso. Oggi, per esempio, sono andato a fare una passeggiata in un centro commerciale con i miei amici. Sono un Presidente che ama interagire con le persone e quando incontro i nostri tifosi per strada li ascolto, assimilo i loro complimenti, gli imput e le critiche, perchè sono anche le critiche che ti fanno crescere”.
Quindi non è vero che sta cercando nuovi soci per l’Inter?
“Noi cerchiamo sempre nuovi partner per sviluppare per esempio le nostre Academy, per le tournée come questa in Cina, per rafforzare il nostro brand e, perché no, per ricostruire un San Siro ancora più bello quando sarà il momento. Come soci, invece, no, non ne cerco”.
Quanto è lontana, come società, l’Inter attuale da quella che ha in mente?
“Noi abbiamo obiettivi dentro e fuori dal campo e vogliamo raggiungerli tutti. Fuori dal campo quest’anno i nostri ricavi sono saliti da oltre 160 milioni a oltre 170, ma non è ancora abbastanza. Dobbiamo arrivare a quota 250 milioni per essere, a livello di introiti, tra i 10 migliori club d’Europa. E questo deve succedere entro il 2019: abbiamo quindi altre 4 stagioni nelle quali lavoreremo con i migliori dirigenti del mondo che abbiamo reclutato. Non conta se sono italiani o stranieri: l’unica cosa fondamentale sono i risultati. Ora dobbiamo dare loro il tempo di far bene”.
Cosa pensa dei nuovi acquisti?
“Miranda nelle ultime due stagioni è stato tra i 10 più forti difensori al mondo, Murillo il miglior giovane della Coppa America, mentre Kondogbia è il futuro, il top dei centrocampisti del domani”.
Prendendo Kondogbia avete vinto il derby di mercato con il Milan. Una soddisfazione in più?
“E’ stato Kondogbia a decidere di venire all’Inter perché crede nel nostro progetto e perché è felice di lavorare con Mancini. Noi crediamo in lui ed è il calciatore che volevamo. Avevamo deciso di portare all’Inter 2-3 top player e Kondogbia è uno di questi. Il paragone con Touré a livello fisico regge, quello per il talento non so vista la differenza di età. Ogni giocatore ha la sua strada da percorrere se vuole diventare il migliore. Noi siamo felici di avere Kondogbia e vogliamo aiutarlo a diventare il numero uno al mondo”.
E’ vero che Kondogbia poteva essere… anticipato da Nainggolan, che avete cercato di acquistare dal Cagliari?
“Abbiamo una certa logica nella costruzione della squadra e volevamo il meglio per il nostro centrocampo. I nomi più gettonati erano quelli di Nainggolan, Kondogbia e Imbula. Non voglio commentare quello che è successo con Nainggolan e Imbula, ma siamo molto felici di Kondogbia, che i nostri manager volevano perché ritenevano il migliore”.
Quando nel novembre 2013 diventò proprietario del club, disse che sarebbero stati necessari 3-5 anni per vincere ancora. Pensa che i tempi possano essere anticipati grazie anche a Mancini?
“Se guardate cosa abbiamo costruito la scorsa stagione, capirete che abbiamo portato tanti giocatori e posto le basi per una squadra forte. Il piano quinquennale rimane e lo scorso anno è stato solo… il primo. Ora siamo al secondo e dobbiamo lavorare nella giusta direzione. Se tutto andrà bene…”.
E’ deluso dal fatto che nel 2015-16, per la seconda volta negli ultimi tre anni, l’Inter non giocherà le coppe europee?
“A livello di ricavi non disputare le coppe è un danno, ma i nostri manager stanno lavorando bene e la conferma arriva dal fatto che anche senza l’Europa League i nostri ricavi sono in aumento. Se parlo da tifoso non posso essere contento, ma come presidente devo vedere le cose da un’angolazione diversa. Senza impegni infrasettimanali potremo prepararci al meglio per la Serie A e la Coppa Italia”.
Il Milan sta trattando l’acquisto di Ibrahimovic. Cosa pensa dello svedese? Perché non provate a riportarlo all’Inter?
“Ibra è uno dei migliori nel mondo, ha giocato per noi e ci ha fatto vincere tre scudetti e altri trofei. E’ stata una delle nostre stelle, come Ronaldo. Non so se potrà tornare in futuro, ma adesso abbiamo preso un’altra direzione”.
A proposito di mancate partenze dall’Inter, ricorda ancora il caso Guarin, nel gennaio 2014?
“Guarin è rimasto all’Inter perché era la cosa migliore per il club, non perché non amassimo la Juventus. Con Mancini è sempre stato titolare e adesso, siccome è nell’undici base, deve diventare un leader e avere un rendimento elevato”.
Quest’ultimo è un invito anche per Kovacic, che sembrava vicino al Liverpool?
“In mezzo al campo abbiamo molta concorrenza e 6 calciatori per 3 posti. La competizione mi piace: chi vuole giocare deve dare il massimo. Come sta facendo Gnoukouri che contro il Milan è andato benissimo. Vogliamo dargli una chance”.