Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, è intervenuto ad un convegno in cui si analizzava il problema del razzismo in Italia. Ecco le sue dichiarazioni:

Napoli: le parole di De Laurentiis

"In Italia esiste intolleranza verso il diverso. I politici ne sono responsabili. Questo non è il paese del fare. L'intolleranza nasce da insoddisfazioni personali. L'episodio che ha visto coinvolto Juan Jesus può essere determinato in funzione di frustrazioni personali. Ma bisognerebbe prevalere anche il concetto dell'accoglienza. Ad un certo punto la superiorità esperienziale fa sì che uno debba anche accondiscendere all'accettazione di certi sgarbi subiti in nome della libertà e dell'assoluta trasparenza".

De Laurentiis sul razzismo in Italia

"Non si parla di esistenza di doppio stato? Se questa è la nostra natura snaturata, è difficile poi educare le persone. I bambini di razzismo non hanno nulla, sono in classi miste, giocano con tutti. Poi man mano che si cresce...il bullismo ad esempio è conseguenza di un razzismo all'interno comportamentale di frequentazione di altri simili anagraficamente parlando. Alla base c'è uno stato che non ha mai funzionato e non sta funzionando, un problema educazionale nelle famiglie che devono lavorare per portare un doppio stipendio a casa e non possono tutelare con la loro presenza la crescita dei loro pargoli, i quali risentono poi di quell'assenza. La scuola da sola non bastano e non è adeguata perché ha professori che non sono in grado di educare in modo moderno i nostri ragazzi e quindi i problemi sono molteplici. Criticare è facile, il problema è trovare cosa fare per non poter più criticare".

De Laurentiis sull'arrivo di Conte al Napoli

"Non posso dire nulla, i prossimi dieci giorni saranno decisivi dopo aver fatto tutte le obiettive e dovute valutazioni, non deve vincere il tifo ma l'equità del ragionamento"