In un'intervista concessa a "Tuttosport", Flavio Briatore ha parlato della ripresa del calcio in Italia e della situazione economica in generale dopo l'emergenza Coronavirus.

Coronavirus e Serie A, parla Briatore

"Posso comprendere che non sia stato facile affrontare questo tsunami e un virus di cui non si era a conoscenza, ma il Governo non ha gestito la situazione in modo efficace. Ha commesso un'infinità di errori e i nostri politici, come i virologi, ne hanno raccontate di tutti i colori, per poi smentirsi ogni volta e creare panico e confusione tra la gente".

"Nessuno ha preso il polso della situazione. Bisognava chiudere tutto e subito, come era dovere aiutare quei poveri medici nelle corsie e nelle unità di terapia intensiva dove lavoravano senza protezioni e ci hanno lasciato la pelle. Ma che Paese siamo?".

"Rilancio? La gente è piegata in due perché non ha più una lira, ogni giorno Conte promette aiuti che non arrivano. Siamo tutti sul lastrico, ho dovuto mettere 1200 dipendenti in cassa integrazione, gli alberghi sono vuoti e le piccole e medie imprese sono state abbandonate da tutti, anche dalle banche".

"E' ora che il calcio ricominci, parliamo di giovani sportivi che difficilmente sono portatori del virus perché super-controllati. Quindi via al prosieguo del campionato, allo scudetto della Juventus, alla rincorsa della Lazio, lasciando fare a Sarri il proprio lavoro, che piaccia o no".

Flavio Briatore
(Getty)