La richiesta è chiara: Antonio Conte, ct della Nazionale, non vuole arrivare a giocarsi gli Europei con altri pensieri in testa. Che, al momento, ci sono e occupano buona parte delle sue preoccupazioni. Il suo nome, fra gli altri 130 indagati, l'ex tecnico della Juventus non lo ha mai accettato con una certa serenità: uno scandalo, quelle delle scommese, che Antonio Conte non ha mai digerito, così come quella squalifica per omessa denuncia. 

 

Il punto, stavolta, è che la difesa del ct è convinta del fatto che per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena non sia prefigurabile alcun tipo di reato. Che Conte non abbia mai scommesso, nè tratto vantaggio dalle scommesse, è fra l'altro, oggi, un dato accertato. Al massimo, quella che potrebbe profilarsi, è ancora una volta l'omessa denuncia, per la quale il ct, come si ricordava, ha già scontato una squalifica. Se processo dovrà essere, la sostanza riportata dai legali di Conte, è di farlo partire subito. Perchè l'obiettivo è l'archiviazione immediata, per scongiurare il rischio di una processo che potrebbe andare avanti anche anni, con tutti i problemi del caso, anche compreso quella della potenziale prescrizione, possibile macchia in una carriera di chi ha già definito il patteggiamento come un ricatto. Ad oggi è difficile pronosticare una scelta, ma se i tempi dovessero allungarsi, un possibile addio alla Nazionale, per Antonio Conte, non sarebbe neanche così utopistico.