Il pareggio, scialbo, contro il Carpi, prima. Il clamoroso KO rimediato col Verona. E, adesso, la rivolta sul web di migliaia di tifosi che chiedono a gran voce, attraverso i social, il ritorno di Mihajlovic. Un'opzione che, per quanto apparentemente impossibile, non è poi così lontana dalla realtà.

Ci pensa il Milan, ci pensa Galliani, che ha provato, insieme a Sacchi, sino all'ultimo secondo a sconsigliare al Cavaliere, 'reo' di aver preso la decisione finale sul destino del tecnico serbo. Che adesso è sotto contratto ma, di fatto, appiedato, dopo un percorso che in ogni caso l'ha portato in zona Europa League e, soprattutto, in finale di Coppa Italia. Un obiettivo che preme più che mai a Berlusconi.

Nelle ultime ore, e nel dettaglio nell'immediato post-partita di lunedi, l'AD ed il Presidente rossonero hanno infittito i loro contatti telefonici. Argomento di discussione, l'immediata "digestione", tecnico-tattica ma anche psicologica della squadra al cambio in panchina, che, oggettivamente, oltre a non produrre i risultati sperati ha prodotto anche una seria involuzione sotto il profilo del gioco. Il 4-3-1-2 non funziona, almeno in questa fase, e senza interpreti adatti, e dovrebbe esser "rimandabile" ad un futuro prossimo, magari dopo l'estate, quando a dirigere le danze potrebbe esserci Lippi e non più il 40enne ex allenatore della Primavera. Che, a onor del vero, s'è assunto tutte le responsabilità della recente debàcle.

Berlusconi ci pensa: far tornare Mihajlovic, e consentirgli di portare a casa un trofeo - e sarebbe il primo, da 4 anni a questa parte, per il Milan - è un'opzione. Che potrebbe diventare concreta e fattiva, però, solo in caso di mancata vittoria contro il Frosinone, domenica pomeriggio. Sarà quello l'ultimo banco di prova del Milan di Brocchi, che se non dovesse mostrare in campo la giusta cattiveria sarebbe quindi a serio rischio. La paura del numero uno rossonero risiede, oltre che nell'eventuale, ennesima, estromissione dalle Coppe, anche dalla Finale di Tim Cup. Una vittoria, in tal senso, sarebbe utile a lui ed alla società anche ad essere più spendibile, in senso finanziario: e nella fase in cui l'affare con la cordata cinese (l'offerta è arrivata a quota 720 milioni) inizia a entrare nella fase calda, mettere sul piatto un club che, nonostante il recente passato, fosse reduce in ogni caso da una vittoria, seppur solo in una Coppa Nazionale, aiuterebbe e non poco il business, procurando un certo miglioramento all'immagine societaria. 

Ed in futuro? Beh, Mihajlovic ha già una proposta dalla Lazio, che lo prenderebbe volentieri in estate, per ereditare il posto di Pioli prima e Inzaghi poi. Poi, magari con la Coppa in mano e con un Mihajlovic pronto a "liberare" la società dal suo contratto, l'ipotesi Lippi tornerebbe in auge. Tutto, però, passa dagli ultimi 270' di campionato. Ed, ovviamente, dalla finale contro la Juventus. Una gara che potrebbe anche giocare colui che se l'è guadagnata: Sinisa Mihajlovic.

Ezio Azzollini