Dopo le riforme approvate ieri dal Consiglio Federale, Alessandro Lucarelli ha parlato in conferenza stampa questa mattina a Collecchio.
Ecco le sue dichiarazioni: “Piano piano stiamo tornando alla normalità. Fatti passi in avanti, tutti positivi. Andiamo avanti.
Soddisfazione per le decisioni del Consiglio Federale, grande orgoglio per essere riusciti a conquistare delle norme che tuteleranno calciatori e di conseguenza i tifosi.
Battaglia che avevamo aperto con le istituzioni, siamo riusciti a farci ascoltare.
Il pareggio di bilancio invece deve essere interesse di tutti i Presidenti avere a che fare con società sane, ma adesso il 70-80% delle squadre sono indebitate.
Servirà del tempo per sistemarsi, nel 2018 dovrà esserci il pareggio di bilancio.
Abbiamo vissuto in questi mesi una situazione incredibile, dalla vecchia Società fino a Manenti. Ne abbiamo viste di tutti i colori, c’è l’amarezza di essersi fidati di persone che poi hanno fatto solo del male. Per poi sperare in Taci e, presi dalla disperazione, abbiamo sperato addirittura in Manenti. Tutto da buttare via, da cancellare.
La scelta di Leonardi di dimettersi ci ha spiazzato, perso un riferimento. Può essere giustificabile per il suo stato di salute, non lo so, ma dalla sua uscita ci siamo trovati ancora più soli.
Con l’avvento dei curatori la situazione è cambiata, c’è qualche certezza in più, ora speriamo che arrivi un compratore. Il nostro obbiettivo dev’essere quello di rendere appetibile il Parma. Far vedere che la tifoseria è vicina alla squadra è importante.
Non ci è stata fatta nessuna proposta per ridurre il debito sportivo, ma la squadra ha già dato la disponibilità a rinunciare ai propri emolumenti, poi vedremo in che percentuale.
Salvare il Parma vuol dire salvare un centinaio di posti di lavoro, avere una squadra in Serie B e ripartire puliti con una nuova società in una nuova avventura. Io ormai o finisco nel Parma o smetto, non ho altre alternative.
C'è bisogno ora di integrare i 5 milioni della Lega con delle sponsorizzazioni, abbinando al nome di Parma quello di alcuni imprenditori parmigiani, altrimenti si arriva al 15 e non ci sono i soldi in cassa. In tal caso avremo fatto un casino per niente. Mi auguro che ci sia l’interesse per aiutare il Parma.
Ci tengo a questa squadra, resto qui o smetto. La mia coscienza mi dice di comportarmi così. Tutto quello che potrò fare per trovare un acquirente lo farò“.