Il Bologna è tornato a fare bene dopo l'arrivo di Thiago Motta in panchina, ma in questa prima parte di stagione il club felsineo ha avuto molti momenti difficili ed è stato contestato anche dal proprio pubblico. Proprio di questo ha parlato Lewis Ferguson, intervistato nel podcast Open Goal. Ecco le sue rivelazioni su un confronto tra la squadra e i tifosi avvenuto qualche mese fa:

Bologna: le dichiarazioni di Ferguson

“Sono uscito dalla porta principale del campo d’allenamento, c’era un gruppone di ultras e dei miei compagni, in piedi, un po’ distanti. Nessuna security. Questa gente faceva davvero paura: ragnatele tatuate sul volto, erano pieni di tatuaggi pazzi che li rendevano spaventosi. Non capivo cosa urlassero in italiano, ma erano davvero arrabbiati. Ho pensato che fosse tutto esagerato, la situazione era tesa e fuori controllo, poteva scatenarsi una specie di Royal Rumble di Wrestling.

Ferguson e la rissa sfiorata con i tifosi

"A un certo punto uno di loro ha iniziato a dire qualcosa tipo che non lavoravamo abbastanza, qualche giocatore ha risposto e stava per scattare una rissa. A quel punto Gary Medel ha scelto il più grosso tra gli ultras e voleva vedersela con lui, uno contro uno… Hanno dovuto trattenerlo gli altri! Mai vissuto nulla del genere, ma i miei compagni mi hanno detto ‘Benvenuto in Italia’“.

Ferguson, che numeri al Fantacalcio!

Zero presenze a voto nelle prime 7 giornate, 8 su 8 da quel momento in poi, e una sola (lieve) insufficienza: c'è anche costanza di rendimento nel percorso con cui Ferguson si è preso il Bologna. 3 gol nelle ultime 5, una media voto del 6.31 e una fantamedia importantissima per il reparto, 7.38. Una sorpresa per il campionato, e un messaggio per i fantallenatori, anzi tre, per gennaio.

Le dichiarazioni di Ferguson, centrocampista del Bologna (Getty Images)
Le dichiarazioni di Ferguson, centrocampista del Bologna (Getty Images)