Intervistato nel corso del media day ad Appiano Gentile in vista della finale di Champions League, Simone Inzaghi ha tracciato così il bilancio di questa stagione. Le parole del tecnico dell'Inter. 

Inter, le parole di Simone Inzaghi

TRA FINALE E CAMPIONATO - "Io da allenatore posso dire che sono passati due anni dall'ultima conferenza prima della finale e in me c'è ancora grandissima emozione. Abbiamo centrato un grandissimo traguardo, bellissimo: abbiamo fatto grandissime gare, però tutti noi, a partire dai giocatori, sappiamo che ci manca l'ultimo passo per coronare un sogno, per entrare nella storia. Da oggi ci prepareremo al meglio: abbiamo finito il campionato da due giorni, ci ha lasciato dentro qualcosa da ricordare. È normale che ci sia parecchia sofferenza in me e nei giocatori, perché è inutile negarlo: venerdì ero squalificato e non ho parlato come non faccio mai in questi casi, ma era giusto fare i complimenti al Napoli. È stato un campionato giocato punto a punto, purtroppo nel calcio so che bisogna saper perdere e bisogna saper vincere. Parlare di altre cose, in questo momento, in questa sede, non sarebbe giusto e andrei a sminuire un percorso fatto da un'altra squadra. Vi chiedo di non farmi parlare di altro, da oggi parlerei esclusivamente di quello che ci sarà sabato a Monaco".

SENSAZIONI FINALE - "Non le ho ancora, la nostra settimana inizia oggi. Il mio augurio è di poter avere a disposizione tutti i giocatori. C'è fiducia per Pavard e Zielinski, i due giocatori che non erano disponibili venerdì a Como: ci avvicineremo nel migliore dei modi, le sensazioni cambieranno giorno per giorno. Però siamo concentrati e sappiamo che tipo di avversario affronteremo".

IL PSG - "È un'ottima squadra, con ottime individualità. Hanno giocatori fortissimi, hanno tantissima qualità e un allenatore che stimo molto, che ha dato principi di gioco ben precisi, che ha fatto finali di Champions. Sappiamo cosa troveremo, in questi giorni ci prepareremo per essere al meglio, sapendo che ci vorrà una grande Inter".

FUTURO IN ARABIA SAUDITA - "Io posso solo dire che la mia società mi conosce bene, voi forse un po' meno bene. È la stessa cosa di tutti gli anni, alla Lazio come all'Inter: per fortuna ci sono richieste, dall'Italia, dall'estero e dall'Arabia. Però io penso che sarebbe folle in questo momento pensare a quello: come ha detto il presidente, con cui ho un grandissimo rapporto, il giorno dopo della partita ci siederemo e parleremo, come abbiamo fatto sempre in questi anni. Con un unico obiettivo, che è il bene dell'Inter: se ci saranno tutte le componenti andremo avanti. In questo momento parlarne sarebbe come parlare del campionato: ve l'ho spiegato, sarebbe folle parlare di una cosa che non esiste".

COME STA LAUTARO - "Sta bene, era già disponibile per la partita di Como. Quindi farà una settimana normale: a Como, se ci fosse stato bisogno, avremmo avuto il capitano in campo. Poi la partita si era messa bene per noi e ho deciso di aspettare. Però negli ultimi giorni prima di Como sia lui sia Frattesi mi avevano dato garanzie per essere al 100% e ho preferito non impiegarli nemmeno a partita in corso, visto il risultato".

DELUSIONE CAMPIONATO - "Io a questi ragazzi, per quanto fatto in questi quattro anni, non posso dire nulla. Sono stati straordinari e la società è d'accordo con me. Abbiamo un gruppo fantastico, quello che mi piace di loro è il loro senso di appartenenza. Poi non voglio fare l'elenco della spesa, ma quello che mi piace di più è vederli insieme: la gioia nelle vittorie, le lacrime nelle sconfitte. Venerdì non è stato un giorno semplice, credetemi: è stato un campionato molto difficile da mandare giù. Però dietro non si guarda, nel calcio bisogna sempre guardare avanti: petto in fuori e andiamo avanti. Ho rivisto oggi i ragazzi, abbiamo mangiato insieme in un posto qua fuori: dopo Como non avevo voluto parlare, oggi li ho visti bene. Abbiamo una grande partita di fronte, ma questo gruppo mi ha sempre emozionato e penso lo farà anche sabato".

RIFLESSIONI FUTURO - "Io parto dalla prima cosa che ho detto prima: l'unione che c'è tra di noi, tra me e la società. Io ho un contratto con l'Inter, sto benissimo qua. Parleremo, il focus principale sarà l'Inter e qui tutti sappiamo quanto sia importante questa squadra. Ci siederemo e parleremo, con il bene dell'Inter in primis: adesso, lo ribadisco anche a lei, c'è la partita di sabato. E penso che sia qualcosa che va al di là di Inzaghi, di Marotta, di Ausilio, di tutti quanti".

LE PAROLE DI CONTE - "Ognuno ha le sue idee, l'importante è che ci sia onestà intellettuale. Il campionato è più lungo, ma la Champions si sta allungando. Io non sono d'accordo e penso che gli imprevisti siano sempre dietro l'angolo, che entrambe le competizioni possano essere condizionate da infortuni, gol, rigori, un'ultima di campionato con una partita più semplice rispetto all'altra. E penso che le partite di Champions siano in generale più difficili rispetto a quelle del campionato".