Intervistato da Star Casinò Sport, Chris Smalling ha parlato dei motivi che l'hanno spinto a rimanere alla Roma, ma anche di altri temi: da Mourinho a Matic, all'attaccante più difficile da marcare in Italia, il difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti. Di seguito le parole di Smalling.

Le parole di Smalling

Le parole di Smalling: "Uno dei motivi per cui sono ancora nella Roma è l'affetto dei tifosi e quello dei compagni. I tifosi poi sono davvero speciali. Non ci sono molte altre squadre in Italia con uno stadio sempre tutto esaurito. In ogni partita, indipendentemente che l'avversario sia in cima o in fondo in classifica, lo stadio è sempre pieno ed è incredibile avere un seguito del genere".

Smalling: "Mourinho un vincente, ecco l'attaccante più difficile da marcare" (Getty Images)
Smalling: "Mourinho un vincente, ecco l'attaccante più difficile da marcare" (Getty Images)

Su Mourinho

Su Mourinho: "Lo conosco da tempo, abbiamo vinto insieme a Manchester per cui è stato bello ritrovare facce note, parlo del suo staff tecnico. Lo conoscevo prima che arrivasse a Roma e non ci ha messo molto a conquistare un trofeo che aspettavamo da tempo. Il mio rapporto con lui è ottimo, ho vinto con lui in Inghilterra e ora voglio farlo in Italia. È una persona che ha sempre voglia di vincere, non si accontenta di un trofeo ed è la mentalità che dobbiamo avere. La sua esperienza è preziosa per noi".

Su Matic

Su Matic: "Ricordo quando iniziarono a circolare le voci sul suo arrivo, sapevo che avrebbe portato qualità e tranquillità al reparto. Lo considero il collante che lega tutti i reparti, dalla difesa all'attacco, e sta dimostrando tutta la sua qualità. Sono felice di giocare con una persona che conosco e può darci molta qualità. José lo ha voluto in tre squadre diverse, per cui è come se fosse un padre. E poi ha vinto tanto, perciò porta ulteriore mentalità vincente".

Sull'attaccante più difficile da marcare in Italia

Sull'attaccante più difficile da marcare in Italia: "Ce ne sono molti. Direi Vlahovic, ma anche Osimhen. Entrambi hanno forza, tecnica e velocità. Possono restare tranquilli per 89 minuti poi gli basta un occasione per punirti. Avranno sicuramente una grande carriera".