Un clamoroso retrofront: in casa Milan, questa, è la serata della definizione. E mentre in quel di Arcore si apparecchia la tavola in vista del summit riepilogativo previsto per stasera tra i Berlusconi e Galliani, si ripropone con vigore la condidatura di Pippo Inzaghi.
L'addio a Seedorf, d'altra parte, appare questione di ore. L'olandese, arrivato a gennaio al posto dell'esonerato Allegri e sotto contratto per altri due anni ancora, sembrava dovesse dare il via ad il nuovo corso, ma l'A.D. ha ormai dato la sua indicazione di massima. Che concerne, appunto, SuperPippo.
Dalla sua, il nome caldo delle ultime giornate, Unai Emery, ha di fatto messo la pietra tombale sull'opportunità meneghina, parlando alla radio ufficiale del Siviglia Fc: “Stavamo aspettando la fine del tour in Asia per le trattative. Mercoledì è il giorno concordato per sederci e parlare. Vogliamo crescere in maniera sostenibile. Dobbiamo farlo per il Siviglia. Io ho sempre detto che sono molto felice qui. I tifosi possono stare tranquilli”. Con Donadoni difficile da strappare al Parma, sembra inevitabile la soluzione interna Inzaghi: l'unica, peraltro, che potrebbe convincere anche il fido Tassotti a restare. Se invece Mauro non dovesse accettare, e decidesse magari di raggiungere Ancelotti a Madrid, il vice diverrebbe Filippo Galli, attuale responsabile del vivaio milanista.
Inzaghi, in somma, è sul filo, per una volta, non del fuorigioco, ma del traguardo. Ed il Milan dei Berlusconi è pronto a ripartire da lui: cuore rossonero, ancora stimato e rispettato dagli ultimissimi senatori dello spogliatoio, e di sicuro affidamento in ottica giovanile. Di certo, dopo l'incontro di stasera, se ne saprà di più. Un incontro al quale Galliani è arrivato in macchina. Un auto con i vetri oscurati nella quale, secondo rumors provenienti da Arcore, non sarebbe stato da solo, ma proprio con Filippo Inzaghi. Se l’indiscrezione venisse confermata, potremmo avere la (quasi) certezza del nuovo allenatore.