Vincere per salvare la squadra, ma anche per darle un'idea di calcio consolidata e stabile. Tudor e l'Udinese ripartono da Benevento, contro una squadra già retrocessa, per portare a casa i 3 punti che darebbero un contributo sostanziale alla salvezza matematica del club friulano, soprattutto se le dirette rivali in zona retrocessione non dovessero fare altrettanto. 

Nell'immediatezza dell'annuncio relativo all'assunzione del tecnico croato vi avevamo parlato della sua idea tattica: due i moduli preferiti dall'ex difensore della Juventus, il più offensivo 4-2-3-1 e il duttile 3-5-2 che per molte via ricalcherebbe quello sinora usato dall'esonerato Oddo. Difficile riuscire a implementare una scelta tattica diversa e spregiudicata in una manciata di giorni, per cui in Campania non ci saranno sostanziali novità: ancora difesa a tre, per non spiazzare il reparto, e modulo bloccato. Non a caso ieri al Bruseschi Tudor, senza De Paul e Angella, ha riprovato la difesa a tre con, da destra a sinistra, Stryger Larsen, Danilo e Samir. A centrocampo la manovra la farà partire Balic, che Tudor conosce sin dai tempi del settore giovanile dell'Hadjuk Spalato. L'alternativa è Behrami: dubbi sugli intermedi, visto che sono state provate sia le coppie Barak-Fofana che Hallfredsson-Ingelsson, visto che Jankto è squalificato.

Davanti, possibile che Perica scavalchi Maxi Lopez come partner di Lasagna. Sulle corsie, Zampano e Adnan in vantaggio su Pezzella e Widmer. Tra oggi e domani le ultime prove: poi partenza per Benevento, dove l'Udinese si gioca tutto.