Ivan Juric, allenatore del Verona, è intervenuto in occasione della conferenza stampa in vista della partita di domani contro la Juventus. Queste le sue dichiarazioni.
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Sul pareggio con il Genoa
"Dopo Genova non ero arrabbiato, ero dispiaciuto, perché c'erano stati tanti minuti di dominio, con occasioni offensive da gestire meglio. La squadra si costruisce piano piano: ci sono momenti nei quali l'allenatore influisce poco, certe cose si acquisiscono col tempo. Anche i giovani possono avere malizia, è difficile da allenare. Poi magari se a Vieira a Genova arriva la palla e la butta via non succede niente, invece abbiamo perso due punti".Su Lovato
"Ha chiesto il cambio, non stava bene. Non stava facendo una grandissima partita, ma nemmeno male".
Sulla formazione
"Non ho ancora deciso. Alcuni giocatori negli ultimi mesi hanno dato tantissimo e iniziano un po' a cedere, cosa normalissima. Non è facile inserire i nuovi, oltre a Vieira e Favilli, per alzare la concorrenza. In queste settimane ci abbiamo provato, per avere più scelte. Non ho ancora deciso, ho ancora qualche dubbio".
Su Lasagna
"Kevin è top. Io vedo il calcio in un modo diverso, forse. Quando vedo un giocatore così sono felice: come si è creato le occasioni, i movimenti che ci hanno permesso di ripartire. Quando uno fa così non mi soffermo sull'errore. Dall'inizio abbiamo preso questa strada, sapendo chi siamo: tolleriamo gli errori, non gli atteggiamenti sbagliati. I nostro non sono top player, quando fanno errori non è un problema, è un problema quando sbagliano l'atteggiamento".Su Sturaro e Vieira
"Sì, sono due giocatori ottimi. Vieira ha avuto sfortuna, non è facile reinserirlo, ma sicuramente abbiamo bisogno di loro. Se vogliamo mantenere un livello alto abbiamo bisogno di chi è arrivato a gennaio e di chi rientra dagli infortuni".Su Ceccherini e Dawidowicz
"Ceccherini ha fatto allenamento ed è un'opzione, Pawel c'è. È rimasto Benassi che ha ancora qualche problema. Mi dispiace molto per Ruegg, che ha un problema alla caviglia che fatichiamo a risolvere".Su Dimarco
"Voglio averne tre che possono fare tutto, che non comportino svantaggi. Col terzo a sinistra abbiamo qualche problema, soprattutto dopo la partenza di Empereur non ne abbiamo uno lì che fa entrambe le fasi bene. Vorrei andare più su questa strada, su difensori che cerco di migliorare sotto l'aspetto del gioco".Su Ilic
"Non sono sorpreso, dai primi allenamenti mi aveva trasmesso una sensazione di intelligenza e voglia di lavorare. Il City sceglie giocatori ben precisi. Lui non è nemmeno al venti percento: ci sono aspetti che non vanno bene, nei quali deve migliorare, ma attribuibili alla sua giovane età. Ha un margine di miglioramento assoluto, è nelle prime fasi della sua crescita. Poi vediamo come crescerà, deve migliorare fisicamente. Ma ha appena iniziato: in quattro o cinque anni, se tutto va bene, può diventare un giocatore importante".
