Mattia Perin è tra i migliori della Serie A. E lo dicono i numeri. Uno su tutti: il dato sulle porte inviolate, il famoso "clean sheet". Ben sei volte è riuscito a non prendere gol in questo campionato, meglio hanno fatto soltanto due colossi come Donnarumma e Handanovic a quota 8. Ne ha parlato il diretto interessato in un'intervista concessa a "Il Secolo XIX", ricordando anche la sfida col Napoli in cui è stata interrotta la striscia di 4 gare di fila senza subire reti.

Sui clean sheet

"E' una statistica che mi fa piacere perché alcune volte i numeri danno la struttura di ciò che uno fa in campo. E' ovvio che il merito non è solo mio ma in gran parte dei miei compagni. E' inutile dire che le prestazioni del portiere sono proporzionate a quelle della squadra. Io cerco solo di farmi trovare preparato nelle poche occasioni che loro mi fanno arrivare. Ricordo che quando ho preso gol contro il Napoli, che sarebbe stata la quinta partita senza reti, eravamo tutti un po' amareggiati".

Sulla salvezza dello scorso anno

"Quando sono tornato l'anno scorso a gennaio sapevo che per me era una sfida difficile. Non giocavo da nove mesi ma ero più concentrato sul risultato collettivo che su quello personale. Ancora oggi passa in secondo piano l'impresa che abbiamo compiuto. Alla fine del girone d'andata avevamo solo 15 punti e poi ci siamo salvati facendone 25 nel ritorno. E' forse la cosa più bella che ho fatto da quando sono al Genoa". 

Perin (Getty)
Perin (Getty)