Nel corso dell’ultima puntata de La Zanzara, andata in onda su Radio 24, c’è stato un accesso confronto tra l’Avvocato Carlo Taormina e l’ex dg della Juventus, Luciano Moggi.

 

In verità, quest’ultimo è intervenuto nel momento in cui, ascoltando la trasmissione, ha sentito il suo nome tirato in ballo nella seguente maniera: “Dai tempi di Moggi a quelli di adesso non è cambiato nulla, la Juve è sempre la stessa“. Evidente il riferimento, esplicito ed accusatorio, ad una nuova calciopoli, a quel punto Moggi è intervenuto in diretta, cercando di far valere le proprie ragioni. Taormina, però, non ha praticamente lasciato parlare l’ex dg, usando anche termini pesanti come “io faccio quello che c***o voglio” e “non rompa i co*****i“.

 

Ecco in sintesi il Taormina pensiero riportato da Canale Juve: “Ognuno pensa ciò che ritiene e si prende le sue responsabilità nel farlo, me compreso. La giustizia sportiva dice che la Juve, nel calcio, non è un esempio da seguire, ed in Serie B non c’è andata per caso. Che poi lei, Moggi, c’entri o meno a me non interessa. Anzi, io l’ho sempre difesa quando si è parlato di lei, la considero una persona seria e garbata“.

 

Moggi non si è fatto impressionare da queste parole ed è passato al contrattacco: “Sono stufo di sentire e leggere sempre le stesse cose che non sono vere, si parla sempre di Moggi e della Juventus, ma calcopoli è un’invenzione, non ci sono congiure, non ci sono arbitri corrotti ed io non ho mai rubato partite. E’ stato usato il termine ladrocinio e non va bene. Lei pensi a difendere i suoi clienti e la Roma, invece, che è indifendibile“.

 

A quel punto Taormina ha reagito ed i due si sono dati appuntamento in tribunale.