Paolo Maldini ha fretta. Il dirigente rossonero vuole riportare il Milan in alto e sa che non si può attendere troppo, come emerge dalle sue parole a Sky Sport.

Le parole di Maldini

Il rossonero ha dichiarato: "Il momento è delicato, ma fa parte della fase di crescita del club. Tre cambi di proprietà del club hanno minato questa squadra, il cambio di allenatore non ce lo aspettavamo; è stata una scelta presa a malincuore, ma è stata una scelta nostra. Se prendi una decisione a metà campionato, il campionato è già andato. Se la prendi all'inizio, può essere affrettata, c'è questo rischio, ma c'è l'idea di incidere sulla stagione".

Maldini ha proseguito: "Abbiamo ereditato una squadra con un grave passivo, abbiamo fatto un mercato a zero, siamo stati banditi per l'Europa anche per le gestioni precedenti. Il cammino è difficile. I tifosi e chi guarda il Milan hanno un'idea più completa di quello che si vive qua". Sulle critiche "Sono abituato, sono convinto di quello che sto facendo. Lo sto facendo al massimo, la mia permanenza sarà figlia dei risultati. Berlusconi? Il miglior presidente che io abbia mai avuto. Gli voglio tanto bene, anche se questo suo spirito, questa sua voglia di rispondere con delle battute, a volte lo rendono inelegante".

Ci vorrà del tempo per ritrovare la competitività: "La mia storia è pesante, il fatto che io sia qui a collaborare testimonia il fatto che vogliamo tornare ad alti livelli in tempi brevi. Non ho nessuna intenzione di aspettare 10 anni. Quantificare i tempi diventa difficile. Se nella società c'è l'idea di tornare competitivi fra 15 anni, noi non saremo nella direzione sportiva".