Giancarlo Antognoni, ex calciatore e dirigente della Fiorentina, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport in occasione del match con il Twente di stasera.

Intervista ad Antognoni

Andata? "Un buon primo tempo, una ripresa meno bella. Speravo in un risultato più ampio, che rendesse agevole il ritorno, ma non importa: la Fiorentina è superiore". 

Condizione? " Però ad agosto è normale che una squadra italiana non sia al top. Credo, però, che sia un problema più mentale che fisico".

Turnover è d'accordo? "Insomma… Io resto dell’idea di far giocare i migliori all’inizio, ma ci sta che un allenatore abbia convinzioni diverse".

Cessioni? "Negli ultimi anni, invece, i più bravi sono stati ceduti e così non cresci: penso a Chiesa, a Vlahovic. Chi li ha sostituiti non è alla loro altezza".

Antognoni su Jovic

 Jovic? "Interessante, ma di manovra più che un finalizzatore. La sua condizione atletica per adesso non è buona".

Addio?  "È una ferita aperta. Ero rientrato nel club, ho vissuto i momenti difficili e mi spiace non esserci oggi. La vita va così, pazienza. Il dispiacere c’è sempre. Io, però, non vivo di rimpianti: non sono un calcolatore, sono un istintivo da sempre. Confesso che ho perso un po’ l’entusiasmo del tifoso anche se resto molto interessato alla Fiorentina. Purtroppo nel calcio italiano sono entrati personaggi che non gli hanno fatto bene e ora si vedono i risultati".