Juan Jesus è pronto per la nuova avventura in giallorosso e, intervistato da Radio Roma, ha rotto il ghiaccio scherzando sul suo nome. "C’è questo problema del nome. Sarebbe Juan Jesus, ma è meglio chiamarmi Jesus così nessuno fa casino”. Da buon brasiliano, l'ex nerazzurro è entusiasta di indossare la maglia che fu anche di Falcao: "A me fa piacere, perchè lui ha fatto la storia della Roma e poi è stato mio allenatore in Brasile. Spero di fare anche un pò della storia che ha fatto lui qui. Cerezo? Lui è molto conosciuto a Belo Horizonte, io ancora no, perché sono andato via troppo giovane dal Brasile. Però come persona e come giocatore è fantastico". Anche Aldair è stato una colonna brasiliana della storia della Roma e Juan Jesus lo sa bene: "Lui è stato un centrale tecnicamente molto forte. Se potessi prendere qualcosa da lui, lo farei volentieri. Vorrei fare almeno il 50% di quello che ha fatto lui".
L'ex Inter è molto contento che adesso in squadra troverà come compagno Gerson: "Non è facile per lui perché trova un’altra cultura. Ogni tanto parlo con lui e gli dico di stare tranquillo. Il problema è la lingua e poi il resto verrà da sé. Ogni tanto mi chiede dei consigli su come stare in campo, perché il calcio italiano è molto tattico e quindi deve pensare molto per sfruttare al meglio le sue qualità".
In passato il brasiliano è stato criticato nei momenti difficili della difesa interista: "Le critiche? Mi stimolano perchè so che non sono una macchina. Ci sta sbalgiare, ma devo migliorare nell'essere più concentrato. Posso fare 89' minuti alla grande, ma poi si aspetta il minuto in cui non faccio bene per sottolinearlo. Ho ancora tanti anni da fare e alla Roma farò il salto di qualità".
Il brasiliano ha anche parlato di Spalletti e Totti: "Spalletti? Due settimane che sono qui e già ho imparato tantissimo. Ho sentito molta gente dire che Spalletti ti migliora tanto. Su Totti non c’è bisogno di dire delle sue qualità. Ma il compagno che più mi ha impressionato è Diego Perotti. Secondo me è bravissimo tecnicamente, è molto forte, per me uno dei più forti come qualità”.
Infine, Juan Jesus ha ben chiari gli obiettivi stagionali: "Dobbiamo essere umili e lavorare bene. - ha concluso Juan Jesus - Credo che con il lavoro possiamo raccogliere tante cose. Le vittorie arrivano quando lavori tanto, sudi sul campo e metti qualità. Sono tre cose importanti per arrivare lontano, con tante vittorie”