Può essere l’uomo in più del finale di stagione per la Sampdoria, appena rientrato dallo stop per la frattura al perone che lo ha tenuo a lungo lontano da campo. A Il Secolo XIX Gianluca Caprari lancia la volata della Samp verso un’Europa non ancora accantonata: ”Sono stati mesi duri, soprattutto il primo mese senza camminare. Con le stampelle, non potevo fare quasi niente da solo. Se non ci fosse stata la mia compagna Morena non ne sarei uscito”.

Attaccante poliedrico, Caprari adesso si accontenterebbe di essere in campo: “Il mio ruolo? Non so più cosa rispondere, io stesso ormai certi giorni mi sveglio trequartista e altri desideroso di giocare seconda punta. Diciamo che viene prima il giocare del ruolo".

Nessun proposito di addio: “Io sono qui dall'anno scorso e mi trovo benissimo. Non ho alcun problema nel dire che voglio stare qui e realizzarmi qui. Sono stato convocato anche in nazionale. Samp in Europa? Per me non è finita, mancano 5 partite e 15 punti non sono pochi. E' vero però che forse questo gruppo giovane deve ancora acquisire una maturità per vincere le sfide decisive. E' il tasto su cui picchia il mister da mesi e a mio parere ci sono già dei risultati".