Non l’ha trattenuta, letteralmente: è stato in bisogno fisiologico impellente, ma costato carissimo ad Armando Prisco, portiere del Messina, che al minuto 86 del derby contro l’Igea, valido per il campionato di Serie D, si è fermato ad urinare dietro la porta. Sorpreso dall’arbitro Iacovacci di Latina, per il portiere, peraltro subentrato nel corso della ripresa in luogo del titolare Meo per infortunio, è scattata l’espulsione.

"L'espulsione di Prisco ritengo fosse giusta”, commenta nel postpartita il tecnico Modica, riconoscendo l’inevitabilità della decisione dell'arbitro, "Prisco ha avuto un comportamento antisportivo". In realtà a norma di regolamento il rosso non sarebbe dovuto a “comportamento antisportivo” come detto dal mister del Messina, ma per la norma n.4 delle “scorrettezze da espulsione: “Usare un linguaggio o gesti offensivi, minacciosi o ingiuriosi”.