Lo scorso maggio, in occasione di Napoli-Fiorentina di Coppa Italia, il supporters del Napoli, Ciro Esposito, è stato ferito con un colpo di pistola, per poi morire al Gemelli di Roma 53 giorni dopo. Oggi, dopo la chiusura delle indagini, Radio Rai ha diffuso l’audio dell’interrogatorio in ospedale fatto dalla criminologa Angela Tibullo. Il racconto è agghiacciante, e le parole di Ciro incolpano De Santis, supporters della Roma ed unico incriminato per omicidio.
LA TRASCRIZIONE DEL DIALOGO –
La criminologa Angela Tibullo (T) chiede a Ciro Esposito (E): “Perché ti trovi qua?”
E.: “Perché mi hanno sparato“.
T.: “Quando?”
E.: “Quando sono andato a vedere la partita“.
T.: “Ma tu lo avevi il biglietto per andare allo stadio, dove l’avevi comprato?”
E.: “Dove abito io“.
T.: “E tu dove abiti?”
E.: “A Napoli”
T.: “Senti Ciro, ti ricordi fisicamente questa persona vestita di nero, un po’ ciccione?”
E.: “Era più di una persona“.
T.: “Ti ricordi com’erano vestite?”
E: “Con i caschi“.
T.: “Ma tutti o alcuni sì e alcuni no? “.
Pausa.
T.”Mi dici sì per dire che c’era qualcuno che non ce l’aveva?“.
Pausa.
T.”E poi che ha fatto questo ti ha dato due schiaffi?“.
E.: “Mi ha sparato“.
T.: “Perché ti ha sparato, Ciro?“.
Ciro risponde, ma le sue prole non sono chiare. La criminologa ripete ad alta voce quello che ha capito: “Hai incontrato questo che non stava bene con la testa, ha preso la pistola e ha sparato, ma questo che ti ha sparato ha preso così la pistola e ti ha sparato o stavate urlando o è caduto? Era a terra, era alzato?“.
E.: “In piedi e a terra“.
T.: “Quindi sei partito, sei arrivato a Roma, ti stavi incamminando per andare a vedere ‘sto Napoli e uno è arrivato e ti ha sparato…ed erano tanti, giusto? E avevano i caschi tranne uno, mi hai detto? Ma questo qua la pistola da dove l’ha presa? Da qua? Ok. Ma l’hai sentito parlare?“.
E.: “Aveva l’accento del Lazio“.
Redazione Canale Napoli