Consueta conferenza di metà settimana per Roberto De Zerbi, che come sempre ha fatto un report, in vista della gara contro il Torino nel prossimo turno, delle condizioni dei sanniti: “Costa non si è allenato. Valuterò nei prossimi giorni. Il problema non è la difesa a tre o a quattro, ma di riprendere dall'atteggiamento visto con la Sampdoria. Contro il Bologna non abbiamo fatto male nel primo tempo, ci è mancato l'ultimo passaggio. Bisogna tirar fuori il morale e la consapevolezza che potevamo fare risultato anche contro i rossoblu. Ci ha penalizzati aver subito gol sui calci piazzati e non aver capitalizzato nel migliore dei modi”.

Su Memushaj, dato in uscita destinazione Bari: “Potrebbe andare via solo nel caso in cui dovesse venire un altro centrocampista, altrimenti rimane qua. Sono contento di lui e mi aspetto l'apporto visto contro la Sampdoria. Non è nella lista dei partenti per partito preso. Se arriva un altro lo spazio si restringe, lui ha richieste e insieme si prenderà una decisione. Djuricic può fare la mezzala e anche Guilherme. Bisogna aspettare che cresca la condizione atletica di entrambi, soprattutto del primo che non gioca da mesi”.

Sul nuovo arrivo maggiormente di nome, il brasiliano Sandro: “E' un giocatore forte. E' un onore per me allenarlo, ma anche per Benevento averlo. Sta cercando di recuperare la condizione migliore. Non è molto dinamico e bisogna metterlo in conto. E' pesante dal punto di vista fisico e per tale motivo raggiunge la migliore condizione più lentamente. Valuteremo di volta in volta il suo stato e sarà lui a segnalarci quando starà bene, considerato la gara che si andrà a fare perché una partita molto verticale lui la soffre tanto”.

Sulle condizioni di Iemmello De Zerbi lancia segnali incoraggianti: “Può giocare con Coda perché può fare l'esterno di attacco, magari non dall'inizio. Sta recuperando e sono contento. Lombardi e Venuti hanno fatto differenziato anche oggi. Brignola ha fatto la differenza nelle due partite che ha giocato. Avendo diciannove anni dobbiamo stare attenti nella gestione, sapendo che non si deve scoraggiare quando verranno prestazioni sottotono e che non può esprimersi sempre come fatto contro la Sampdoria. Fargli sentire troppa responsabilità sarebbe un errore. Diabaté? E' un po' dietro di condizione, come ha anche ammesso. Però è anche vero che per il ruolo che occupa anche dieci minuti bastano per un calciatore del suo livello. A Torino sarà in panchina. In allenamento l'ho buttato subito dentro e già nelle partitelle ha dimostrato di essere molto forte”.

Sul prossimo avversario, il Torino di Mazzarri: “E’ una squadra costruita per fare qualcosa in più del Bologna. Ha calciatori di qualità. Spero e credo che manchi Belotti ed è positivo, ma c'è Niang che giocava con il Milan fino a qualche mese fa. Il valore degli avversari non posso tenerlo molto in considerazione e non per presunzione, ma perché dobbiamo cercare di fare punti con tutti facendo delle imprese. Con un po' di coraggio in più puoi affrontare queste squadre con la convinzione di fare risultato”.

Sulla questione portieri: “Non ci sono novità. Belec ha subito una botta che ha recuperato subito. Lo vedo tranquillo. Chi sbaglia di più è l'allenatore. L'errore tecnico lo accetto e fa parte del calcio, quello che non accetto è quando non si dà tutto. Lui dà tutto. Contro il Bologna non sono sicuro se abbia commesso un errore o no perché quella era una palla difficile. Deve stare tranquillo e pensare a Torino perché giocherà sempre lui se sta bene. Le uscite? Chiedo a tutti i portieri di stare un po' più avanti, ma quello era un calcio piazzato e in serie A è diventato ormai abituale subire gol in simili situazioni. Dovremo capire il perché di questi due episodi cercando di mettere qualche pezza”.